: La legge 7 marzo 1996 n. 108 definisce un meccanismo che individua un limite massimo ai tassi applicabili in una operazione di prestito, superato il quale si concretizza il reato di usura. Tale valore viene stabilito quattro volte l’anno con riferimento al tasso medio praticato nei mesi precedenti e incrementando tale grandezza del 50%. Il divario fra tale tasso soglia e quello medio, che determina il differenziale di spread applicabile ai prenditori marginali, viene quindi correlato al livello generale dei tassi. Esso, di conseguenza, è destinato a variare a seconda degli orientamenti di politica monetaria. E’ difficile comprendere le ragioni che hanno indotto il legislatore a creare tale correlazione. L’aspetto più critico della norma è comunque rappresentato dalla definizione di un tasso soglia a livelli incomparabili con quelli effettivamente applicati dagli usurai. E’ molto probabile che l’effetto del provvedimento sia quello paradossale di impedire ai prenditori marginali l’accesso ai canali creditizi ufficiali, obbligandoli a ricorrere al mercato parallelo, favorendo un tal modo il fenomeno che intenderebbe contrastare.
Il limite ai tassi attivi ai sensi della legge 7 marzo 1996, n. 108 e le imprese a rischio usura
MATTEI GENTILI, MATTEO MARIA LUIGI STEFANO
2009-01-01
Abstract
: La legge 7 marzo 1996 n. 108 definisce un meccanismo che individua un limite massimo ai tassi applicabili in una operazione di prestito, superato il quale si concretizza il reato di usura. Tale valore viene stabilito quattro volte l’anno con riferimento al tasso medio praticato nei mesi precedenti e incrementando tale grandezza del 50%. Il divario fra tale tasso soglia e quello medio, che determina il differenziale di spread applicabile ai prenditori marginali, viene quindi correlato al livello generale dei tassi. Esso, di conseguenza, è destinato a variare a seconda degli orientamenti di politica monetaria. E’ difficile comprendere le ragioni che hanno indotto il legislatore a creare tale correlazione. L’aspetto più critico della norma è comunque rappresentato dalla definizione di un tasso soglia a livelli incomparabili con quelli effettivamente applicati dagli usurai. E’ molto probabile che l’effetto del provvedimento sia quello paradossale di impedire ai prenditori marginali l’accesso ai canali creditizi ufficiali, obbligandoli a ricorrere al mercato parallelo, favorendo un tal modo il fenomeno che intenderebbe contrastare.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.