La definizione dei leganti e dei pigmenti presenti in una pellicola pittorica è di fondamentale importanza sia per la comprensione della tecnica impiegata dall'autore e per la sua collocazione storica, che per la definizione degli interventi da mettere in atto a scopo conservativo. Nel presente lavoro viene identificata la composizione chimica di alcuni pigmenti prelevati dalla tomba della Badessa Ariperga (ex Convento di San Felice, Pavia) mediante differenti tecniche analitiche. Dal confronto dei risultati ottenuti, mediante questo studio interdisciplinare, risulta che 1) i pigmenti sono delle «terre colorate» o Ocre; 2) attraverso il calcolo della formula minima, considerando come costituenti principali gli elementi determinati quantitativamente, si può dedurre con una ragionevole certezza il tipo di pigmento; 3) si può inoltre escludere la presenza di leganti nella pellicola pittorica esaminata. Pertanto si può a concludere che la tecnica impiegata dall'Autore nella realizzazione degli affreschi della tomba della Badessa Ariperga è quella del «buon fresco».

Identificazione dei leganti e dei pigmenti prelevati dalla Tomba della Badessa Ariperga (ex Convento di San Felice).

MELONI, SANDRO;ODDONE, MASSIMO
2004-01-01

Abstract

La definizione dei leganti e dei pigmenti presenti in una pellicola pittorica è di fondamentale importanza sia per la comprensione della tecnica impiegata dall'autore e per la sua collocazione storica, che per la definizione degli interventi da mettere in atto a scopo conservativo. Nel presente lavoro viene identificata la composizione chimica di alcuni pigmenti prelevati dalla tomba della Badessa Ariperga (ex Convento di San Felice, Pavia) mediante differenti tecniche analitiche. Dal confronto dei risultati ottenuti, mediante questo studio interdisciplinare, risulta che 1) i pigmenti sono delle «terre colorate» o Ocre; 2) attraverso il calcolo della formula minima, considerando come costituenti principali gli elementi determinati quantitativamente, si può dedurre con una ragionevole certezza il tipo di pigmento; 3) si può inoltre escludere la presenza di leganti nella pellicola pittorica esaminata. Pertanto si può a concludere che la tecnica impiegata dall'Autore nella realizzazione degli affreschi della tomba della Badessa Ariperga è quella del «buon fresco».
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/21548
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