Esaminando alcuni aspetti della vicenda di Maria Cosway, nata Maria Luisa Caterina Cecilia Hadfield (1759-1836), il saggio ricostruisce un caso concreto dell’evolversi degli scambi culturali in Europa durante il passaggio dall’Ancient Régime all’età contemporanea. Nata a Firenze da padre inglese che dirigeva nella città toscana un hotel frequentato da viaggiatori del suo paese, ebbe una raffinata educazione in campo musicale e pittorico. Sposa di Richard Cosway, pictor della corte britannica, si fece apprezzare per le doti intellettuali e artistiche in Gran Bretagna e poi a Parigi, dove frequentò Thomas Jefferson, con cui intrattenne un interessante carteggio per parecchi anni. Assistette alle fasi dei mutamenti istituzionali e politici che portarono dal dominio napoleonico alla Restaurazione, consegnando ad un diario le relative, vivaci impressioni e valutazioni. Maturò la vocazione di pedagogista, realizzandola con il decisivo aiuto di Francesco Melzi d’Erzil, a Lodi dove fondò un collegio per ragazze, detto delle dame inglesi. Nel sistema formativo seguito dall’istituto, spicca l’adozione di metodi innovativi, adatti all’educazione civile e religiosa, proiettati verso esiti emancipativi della condizione femminile.
Maria Cosway: témoin cosmopolite de son temps, pédagogue novatrice à Lodi
ZAMBARBIERI, ANNIBALE
2010-01-01
Abstract
Esaminando alcuni aspetti della vicenda di Maria Cosway, nata Maria Luisa Caterina Cecilia Hadfield (1759-1836), il saggio ricostruisce un caso concreto dell’evolversi degli scambi culturali in Europa durante il passaggio dall’Ancient Régime all’età contemporanea. Nata a Firenze da padre inglese che dirigeva nella città toscana un hotel frequentato da viaggiatori del suo paese, ebbe una raffinata educazione in campo musicale e pittorico. Sposa di Richard Cosway, pictor della corte britannica, si fece apprezzare per le doti intellettuali e artistiche in Gran Bretagna e poi a Parigi, dove frequentò Thomas Jefferson, con cui intrattenne un interessante carteggio per parecchi anni. Assistette alle fasi dei mutamenti istituzionali e politici che portarono dal dominio napoleonico alla Restaurazione, consegnando ad un diario le relative, vivaci impressioni e valutazioni. Maturò la vocazione di pedagogista, realizzandola con il decisivo aiuto di Francesco Melzi d’Erzil, a Lodi dove fondò un collegio per ragazze, detto delle dame inglesi. Nel sistema formativo seguito dall’istituto, spicca l’adozione di metodi innovativi, adatti all’educazione civile e religiosa, proiettati verso esiti emancipativi della condizione femminile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.