La caratterizzazione degli affioramenti di ossidiana nel Monte Arci (Sardegna, Italia) è quanto mai importante per la identificazione e classificazione di tutte le potenziali fonti. Ciò rende possibile, ai fini archeometrici, la attribuzione di provenienza dei manufatti di ossidiana ritrovati negli insediamenti preistorici. Nel Convegno Internazionale di Oristano-Pau del 2002 erano stati presentati i dati relativi alla composizione in elementi in traccia di alcuni campioni di ossidiana provenienti dalle tre aree SA, SB e SC. Al fine di avere una più ampia casistica di campioni analizzali e disporre di risultati maggiormente rappresentativi sotto il profilo statistico si è proceduto ad una nuova e più estesa campionatura presso gli affioramenti delle tre fonti note e nelle prossime aree di deposizione secondaria. Sono stati inoltre campionati blocchi di ossidiana ritrovali anche a notevole distanza dagli affioramenti primari, in terrazzi alluvionali antichi del territorio compreso nel Comune di San Nicolò Arridano (OR). La composizione in elementi in traccia è stata ottenuta mediante analisi per attivazione neutronica strumentale utilizzando il reattore nucleare di ricerca TRICA Mark II dell'Università di Pavia. I dati analitici dei nuovi campioni rientrano nell'intervallo di concentrazione stabilito precedentemente per le tre fonti. L'appartenenza dei campioni alle diverse fonti è inoltre confermata da alcuni parametri basati sugli elementi delle terre rare e sulla loro distribuzione, nonché dai trattamenti di analisi statistica multivariata. Inoltre è stato possibile confermare l'attribuzione iniziale di provenienza per i campioni ritrovati a distanza rispetto agli affioramenti primari, basata sull'analisi visuale dei caratteri macroscopici nonché sulla formazione geologica dell'area di reperimento, ipotizzandone il trascinamento a valle a causa di eventi alluvionali. Da questi dati potrebbero derivare importanti implicazioni sulle strategie di acquisizione dell'ossidiana nei territori circostanti il Monte Arci e sulla diffusione della materia prima nell'ambito del sistema di produzione litica in Sardegna, particolarmente durante le fasi neolitiche.
Ossidiana del Monte Arci: nuovi dati sulla composizione delle diverse fonti.
MELONI, SANDRO;ODDONE, MASSIMO;
2004-01-01
Abstract
La caratterizzazione degli affioramenti di ossidiana nel Monte Arci (Sardegna, Italia) è quanto mai importante per la identificazione e classificazione di tutte le potenziali fonti. Ciò rende possibile, ai fini archeometrici, la attribuzione di provenienza dei manufatti di ossidiana ritrovati negli insediamenti preistorici. Nel Convegno Internazionale di Oristano-Pau del 2002 erano stati presentati i dati relativi alla composizione in elementi in traccia di alcuni campioni di ossidiana provenienti dalle tre aree SA, SB e SC. Al fine di avere una più ampia casistica di campioni analizzali e disporre di risultati maggiormente rappresentativi sotto il profilo statistico si è proceduto ad una nuova e più estesa campionatura presso gli affioramenti delle tre fonti note e nelle prossime aree di deposizione secondaria. Sono stati inoltre campionati blocchi di ossidiana ritrovali anche a notevole distanza dagli affioramenti primari, in terrazzi alluvionali antichi del territorio compreso nel Comune di San Nicolò Arridano (OR). La composizione in elementi in traccia è stata ottenuta mediante analisi per attivazione neutronica strumentale utilizzando il reattore nucleare di ricerca TRICA Mark II dell'Università di Pavia. I dati analitici dei nuovi campioni rientrano nell'intervallo di concentrazione stabilito precedentemente per le tre fonti. L'appartenenza dei campioni alle diverse fonti è inoltre confermata da alcuni parametri basati sugli elementi delle terre rare e sulla loro distribuzione, nonché dai trattamenti di analisi statistica multivariata. Inoltre è stato possibile confermare l'attribuzione iniziale di provenienza per i campioni ritrovati a distanza rispetto agli affioramenti primari, basata sull'analisi visuale dei caratteri macroscopici nonché sulla formazione geologica dell'area di reperimento, ipotizzandone il trascinamento a valle a causa di eventi alluvionali. Da questi dati potrebbero derivare importanti implicazioni sulle strategie di acquisizione dell'ossidiana nei territori circostanti il Monte Arci e sulla diffusione della materia prima nell'ambito del sistema di produzione litica in Sardegna, particolarmente durante le fasi neolitiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.