Questo articolo fa parte di un volume che espone i risultati di ricerche finanziate nel quadro del programma IRIS (Intégration, Régulation et Innovation Sociales) che unisce le Università di Lausanne, di Genève e l’Ecole polytechnique de Lausanne, e riguardante le prospettive epistemologiche recente nel campo dell'analisi discorsiva dei testi. Nell'articolo, l'autrice aveva il compito di fare l'analisi critica e la sintesi dei diversi contributi nel quadro della ricerca, discutendo le proposte teoriche e metodologiche e ricavandone una prospettiva epistemologica unitaria.L'autrice affronta il problema del concetto di teoria nelle scienze umane e il problema delle metodologie della comparazione dei testi e dei discorsi, situandole in un contesto epistemologico anti-riduzionista e insieme anti-idealista. L'autrice critica in primo luogo il dualismo scienze umane/scienze naturali, ponendo il problema delle forme del rigore e della costruzione degli oggetti nelle scienze umane, e proponendo una prospettiva non sostantiva, ma funzionale. In secondo luogo, sviluppa i concetto euristici della comparazione differenziale (che implicano la costruzione di criteri di comparazione) e di finzione come costruzione testuale e discorsiva del riferimento. Questa prospettiva epistemologica fa riferimento a una nozione immaginativa di forma (che riprende nozioni di Kant, Wittgenstein, Peirce), secondo cui configurazioni testuali e discorsive si impongono attraverso un'inferenza di tipo abduttivo: non si passa in modo lineare, deduttivo o induttivo, dal particolare al generale, ma si opera una configurazione immaginativa, accettando il criterio che dà una configurazione coerente ai dati.
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Titolo: | Perspectives epistemologiques et concepts operatoires pour l'analyse des discours | |
Autori: | ||
Data di pubblicazione: | 2005 | |
Abstract: | Questo articolo fa parte di un volume che espone i risultati di ricerche finanziate nel quadro del programma IRIS (Intégration, Régulation et Innovation Sociales) che unisce le Università di Lausanne, di Genève e l’Ecole polytechnique de Lausanne, e riguardante le prospettive epistemologiche recente nel campo dell'analisi discorsiva dei testi. Nell'articolo, l'autrice aveva il compito di fare l'analisi critica e la sintesi dei diversi contributi nel quadro della ricerca, discutendo le proposte teoriche e metodologiche e ricavandone una prospettiva epistemologica unitaria.L'autrice affronta il problema del concetto di teoria nelle scienze umane e il problema delle metodologie della comparazione dei testi e dei discorsi, situandole in un contesto epistemologico anti-riduzionista e insieme anti-idealista. L'autrice critica in primo luogo il dualismo scienze umane/scienze naturali, ponendo il problema delle forme del rigore e della costruzione degli oggetti nelle scienze umane, e proponendo una prospettiva non sostantiva, ma funzionale. In secondo luogo, sviluppa i concetto euristici della comparazione differenziale (che implicano la costruzione di criteri di comparazione) e di finzione come costruzione testuale e discorsiva del riferimento. Questa prospettiva epistemologica fa riferimento a una nozione immaginativa di forma (che riprende nozioni di Kant, Wittgenstein, Peirce), secondo cui configurazioni testuali e discorsive si impongono attraverso un'inferenza di tipo abduttivo: non si passa in modo lineare, deduttivo o induttivo, dal particolare al generale, ma si opera una configurazione immaginativa, accettando il criterio che dà una configurazione coerente ai dati. | |
Handle: | http://hdl.handle.net/11571/25114 | |
ISBN: | 2051019886 | |
Appare nelle tipologie: | 2.1 Contributo in volume (Capitolo o Saggio) |