Viene recensito un volume incentrato sui rapporti tra Marziale e la Roma imperiale, considerata alla stregua di un testo che riceve trascrizione letteraria nel variegato mondo dell'epigramma. Si valorizzano, in particolare, come chiave di lettura dell'opera di Marziale i concetti di mobilità e di metamorfosi nonché le figure retoriche della metafora e del paradosso, valorizzate dal poeta al fine di rappresentare una realtà percepita come multiforme e instabile che trova unità e coesione all'interno dell'organismo dell'impero così come i singoli epigrammi all'interno dell'epigrammaton liber.

Recensione a: V. Rimell, Martial's Rome. Empire and the Ideology of Epigram, Cambridge, University Press 2008.

CANOBBIO, ALBERTO
2011-01-01

Abstract

Viene recensito un volume incentrato sui rapporti tra Marziale e la Roma imperiale, considerata alla stregua di un testo che riceve trascrizione letteraria nel variegato mondo dell'epigramma. Si valorizzano, in particolare, come chiave di lettura dell'opera di Marziale i concetti di mobilità e di metamorfosi nonché le figure retoriche della metafora e del paradosso, valorizzate dal poeta al fine di rappresentare una realtà percepita come multiforme e instabile che trova unità e coesione all'interno dell'organismo dell'impero così come i singoli epigrammi all'interno dell'epigrammaton liber.
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