Finalità: Richiamare l’attenzione sull’importanza dell’anamnesi lavorativa e ambientale per il corretto inquadramento eziologico del mesotelioma pleurico, neoplasia assai aggressiva che riconosce come principale fattore di rischio l’inalazione di fibre d’amianto. Casi clinici: Sono presentati tre casi, esemplificativi delle diverse modalità attraverso le quali si può realizzare un’esposizione inusuale (non strettamente professionale) all’amianto. Essi provengono da Casale Monferrato (Alessandria), dove dal 1907 al 1986 operò la principale industria italiana produttrice di manufatti in cemento-amianto e dove tuttora si registra un’alta incidenza di mesotelioma maligno. Il primo caso (donna di 81 anni) è un mesotelioma pleurico da esposizione “professionale passiva”, legato alla presenza di fibre nell’ambiente di lavoro (e di vita). Il secondo (uomo di 85 anni) è un mesotelioma da vicinanza, mentre il terzo (donna di 77 anni) è un mesotelioma da esposizione domestica, per contatto con abiti di lavoro del coniuge. Conclusioni: Il mesotelioma pleurico può insorgere come conseguenza di inusuali (e lontane nel tempo) esposizioni all’amianto. In tali casi, un’accurata anamnesi lavorativa e ambientale è fondamentale ai fini della corretta diagnosi eziologica, alla quale conseguono complesse ricadute medico-legali.

Mesotelioma pleurico da inusuale esposizione ad amianto. Tre casi clinici

CANDURA, STEFANO
2005-01-01

Abstract

Finalità: Richiamare l’attenzione sull’importanza dell’anamnesi lavorativa e ambientale per il corretto inquadramento eziologico del mesotelioma pleurico, neoplasia assai aggressiva che riconosce come principale fattore di rischio l’inalazione di fibre d’amianto. Casi clinici: Sono presentati tre casi, esemplificativi delle diverse modalità attraverso le quali si può realizzare un’esposizione inusuale (non strettamente professionale) all’amianto. Essi provengono da Casale Monferrato (Alessandria), dove dal 1907 al 1986 operò la principale industria italiana produttrice di manufatti in cemento-amianto e dove tuttora si registra un’alta incidenza di mesotelioma maligno. Il primo caso (donna di 81 anni) è un mesotelioma pleurico da esposizione “professionale passiva”, legato alla presenza di fibre nell’ambiente di lavoro (e di vita). Il secondo (uomo di 85 anni) è un mesotelioma da vicinanza, mentre il terzo (donna di 77 anni) è un mesotelioma da esposizione domestica, per contatto con abiti di lavoro del coniuge. Conclusioni: Il mesotelioma pleurico può insorgere come conseguenza di inusuali (e lontane nel tempo) esposizioni all’amianto. In tali casi, un’accurata anamnesi lavorativa e ambientale è fondamentale ai fini della corretta diagnosi eziologica, alla quale conseguono complesse ricadute medico-legali.
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