La discussione circa il ruolo delle Fondazioni di origine bancaria e l'adeguatezza delle pratiche manageriali diffuse in questi enti - a cavallo fra filantropia e imprenditorialità sociale - è giunta a un punto di particolare maturità a 20 anni dalla loro nascita. Al tempo stesso, tale condizione ha sottolineato nuovi ambiti di miglioramento e ha stimolato nuove sfide in chiave prospettica. Questo volume si inserisce in tale dibattito e propone un'interpretazione "ragionata" delle logiche strategico-organizzative delle Fondazioni, focalizzandosi in particolare sulle good practice gestionali proprie di dirigenti e manager operanti in questa realtà. Tutto ciò spinge a guardare al mondo delle Fondazioni su scala internazionale, esaminando i modelli strategico-organizzativi in essere, proponendo approfondimenti mirati relativi a dimensioni manageriali "critiche" (come i sistemi informativi o lo sviluppo del capitale umano) e interrogandosi sui livelli di trasparenza e accountability dei processi operativi fondamentali, nonché sulla capacità di queste organizzazioni di essere agenti di cambiamento e innovazione nel settore filantropico. Da tale analisi emergono percorsi futuri, rischi e opportunità con cui le Fondazioni di origine bancaria debbono misurarsi se vogliono rimanere agganciate allo scenario contemporaneo. Le diverse sezioni si sviluppano a partire da una considerazione di fondo: anche il comparto filantropico tende sempre più a configurarsi come una vera e propria economia della conoscenza. Ciò significa consolidare competenze mirate per la valorizzazione delle risorse umane, per l'ottimizzazione dei flussi informativi, per una gestione mirata dei processi "core", per gestire il portafoglio di progetti in essere secondo strumenti ad hoc, e così via. Realizzato da un gruppo di autori provenienti da ambiti e contesti professionali diversificati - con il contributo di Gerry Salole, Chief Executive dell'European Foundation Centre e di John R. Healy, Professore Associato presso il Centre for Nonprofit Management del Trinity College di Dublino - il libro si pone l'obiettivo di fornire spunti di riflessione ed elementi concreti ai decision maker delle Fondazioni, cercando di riconoscere il giusto peso ai diversi livelli di complessità gestionale che si riscontrano in enti come quelli osservati, che appaiono abbastanza eterogenei quanto a obiettivi, risorse a disposizione, aspettative degli stakeholder di riferimento. I contenuti si avvalgono, fra l'altro, dei risultati di due indagini, svolte nel 2006 e nel 2009, e sono arricchiti da una serie di casi studio ed esperienze sul campo.
Managerialita' delle fondazioni di origine bancaria:Percorsi gestionali e prospettive internazionali
CIOCCARELLI, GABRIELE;DENICOLAI, STEFANO;
2011-01-01
Abstract
La discussione circa il ruolo delle Fondazioni di origine bancaria e l'adeguatezza delle pratiche manageriali diffuse in questi enti - a cavallo fra filantropia e imprenditorialità sociale - è giunta a un punto di particolare maturità a 20 anni dalla loro nascita. Al tempo stesso, tale condizione ha sottolineato nuovi ambiti di miglioramento e ha stimolato nuove sfide in chiave prospettica. Questo volume si inserisce in tale dibattito e propone un'interpretazione "ragionata" delle logiche strategico-organizzative delle Fondazioni, focalizzandosi in particolare sulle good practice gestionali proprie di dirigenti e manager operanti in questa realtà. Tutto ciò spinge a guardare al mondo delle Fondazioni su scala internazionale, esaminando i modelli strategico-organizzativi in essere, proponendo approfondimenti mirati relativi a dimensioni manageriali "critiche" (come i sistemi informativi o lo sviluppo del capitale umano) e interrogandosi sui livelli di trasparenza e accountability dei processi operativi fondamentali, nonché sulla capacità di queste organizzazioni di essere agenti di cambiamento e innovazione nel settore filantropico. Da tale analisi emergono percorsi futuri, rischi e opportunità con cui le Fondazioni di origine bancaria debbono misurarsi se vogliono rimanere agganciate allo scenario contemporaneo. Le diverse sezioni si sviluppano a partire da una considerazione di fondo: anche il comparto filantropico tende sempre più a configurarsi come una vera e propria economia della conoscenza. Ciò significa consolidare competenze mirate per la valorizzazione delle risorse umane, per l'ottimizzazione dei flussi informativi, per una gestione mirata dei processi "core", per gestire il portafoglio di progetti in essere secondo strumenti ad hoc, e così via. Realizzato da un gruppo di autori provenienti da ambiti e contesti professionali diversificati - con il contributo di Gerry Salole, Chief Executive dell'European Foundation Centre e di John R. Healy, Professore Associato presso il Centre for Nonprofit Management del Trinity College di Dublino - il libro si pone l'obiettivo di fornire spunti di riflessione ed elementi concreti ai decision maker delle Fondazioni, cercando di riconoscere il giusto peso ai diversi livelli di complessità gestionale che si riscontrano in enti come quelli osservati, che appaiono abbastanza eterogenei quanto a obiettivi, risorse a disposizione, aspettative degli stakeholder di riferimento. I contenuti si avvalgono, fra l'altro, dei risultati di due indagini, svolte nel 2006 e nel 2009, e sono arricchiti da una serie di casi studio ed esperienze sul campo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.