Esamina il ruolo della musica come sistema simbolico entro la pluralità dei linguaggi liturgici, focalizzandosi sulla dimensione connotativo-evocativa e non denotativo-rappresentativa dell'arte. Sulla scorta della semiotica del musicologo ceco Jiranek, distingue tre diversi strati di significazione del fenomeno musicale entro l'archilinguaggio liturgico: antropologico, sociale, culturale, e ne trae le conseguenze sul piano liturgico. Conclude quindi che la musica farà tanto più breccia nel rito celebrato quanto più saprà essere (1) umanamente autentica, (2) pienamente ed effettivamente 'musicale', e (3) declinata in maniera pertinentemente rituale.
La musica come linguaggio nella liturgia
SABAINO, DANIELE
2010-01-01
Abstract
Esamina il ruolo della musica come sistema simbolico entro la pluralità dei linguaggi liturgici, focalizzandosi sulla dimensione connotativo-evocativa e non denotativo-rappresentativa dell'arte. Sulla scorta della semiotica del musicologo ceco Jiranek, distingue tre diversi strati di significazione del fenomeno musicale entro l'archilinguaggio liturgico: antropologico, sociale, culturale, e ne trae le conseguenze sul piano liturgico. Conclude quindi che la musica farà tanto più breccia nel rito celebrato quanto più saprà essere (1) umanamente autentica, (2) pienamente ed effettivamente 'musicale', e (3) declinata in maniera pertinentemente rituale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.