Ugo Foscolo a Pavia è un nodo che stringe la storia dell’Ateneo alla storia italiana. Mostrare quanto, di quel nodo, attiene propriamente alla storia universitaria e quanto spetta alla personalità letteraria e politica di Foscolo è il proposito che viene svolto in questo studio, presentato come Prolusione all'Università di Pavia nella ricorrenza bicentenaria dell’Orazione Dell’Origine e dell’Ufficio della letteratura. Oltre alle vicende legate alla cattedra pavese del Poeta, la cui soppressione si dimostra dovuta non a ragioni politiche, bensì a una riforma del sistema liceale e universitario del Regno d'Italia, si esamina il rapporto fra l'assetto dato dagli austriaci all'ordinamento dell'Università di Pavia e le riforme napoleoniche. In particolare, viene sottolineato il progressivo ampliamento della base sociale studentesca. L'Orazione foscoliana viene quindi esaminata nei suoi principali motivi, e si segnalano i punti di contatto con una Dissertazione oggi pressoché dimenticata, di Clemente Sibiliato, tenuta all’Accademia delle Scienze di Mantova nel 1770, nonché il rapporto con la 'costituzione ideale' redatta successivamente da Foscolo nello 'Stato politico delle Isole Jonie'. In un'Appendice si delinea la genesi del decreto 15 novembre 1808 firmato da Eugenio di Beauharnais, che aboliva le cattedre universitarie del primo anno, inclusa quella foscoliana di Eloquenza. Le carte conservate presso l'Archivio Storico di Milano (in particolare, nelle cart. Studi p.m. 2 e 684 e Autografi, Romagnosi, 181) aprono uno spiraglio sui processi normativi del Regno d'Italia napoleonico e aiutano a meglio comprendere la riforma che colpì la cattedra pavese di Foscolo.

Foscolo professore a Pavia. Esortazione alla storia dell'Università

MANTOVANI, DARIO GIUSEPPE
2010-01-01

Abstract

Ugo Foscolo a Pavia è un nodo che stringe la storia dell’Ateneo alla storia italiana. Mostrare quanto, di quel nodo, attiene propriamente alla storia universitaria e quanto spetta alla personalità letteraria e politica di Foscolo è il proposito che viene svolto in questo studio, presentato come Prolusione all'Università di Pavia nella ricorrenza bicentenaria dell’Orazione Dell’Origine e dell’Ufficio della letteratura. Oltre alle vicende legate alla cattedra pavese del Poeta, la cui soppressione si dimostra dovuta non a ragioni politiche, bensì a una riforma del sistema liceale e universitario del Regno d'Italia, si esamina il rapporto fra l'assetto dato dagli austriaci all'ordinamento dell'Università di Pavia e le riforme napoleoniche. In particolare, viene sottolineato il progressivo ampliamento della base sociale studentesca. L'Orazione foscoliana viene quindi esaminata nei suoi principali motivi, e si segnalano i punti di contatto con una Dissertazione oggi pressoché dimenticata, di Clemente Sibiliato, tenuta all’Accademia delle Scienze di Mantova nel 1770, nonché il rapporto con la 'costituzione ideale' redatta successivamente da Foscolo nello 'Stato politico delle Isole Jonie'. In un'Appendice si delinea la genesi del decreto 15 novembre 1808 firmato da Eugenio di Beauharnais, che aboliva le cattedre universitarie del primo anno, inclusa quella foscoliana di Eloquenza. Le carte conservate presso l'Archivio Storico di Milano (in particolare, nelle cart. Studi p.m. 2 e 684 e Autografi, Romagnosi, 181) aprono uno spiraglio sui processi normativi del Regno d'Italia napoleonico e aiutano a meglio comprendere la riforma che colpì la cattedra pavese di Foscolo.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/326907
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