edizione del libretto di Turandot (per la prima assoluta), con il confronto tra i finali di Alfano (primo e secondo) e di Berio in appendice, e guida musicale all'opera con esempi.

«Turandot»: libretto e guida all'opera

GIRARDI, MICHELE
2007-01-01

Abstract

edizione del libretto di Turandot (per la prima assoluta), con il confronto tra i finali di Alfano (primo e secondo) e di Berio in appendice, e guida musicale all'opera con esempi.
2007
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Italiano
Internazionale
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«Qui finisce l’opera, perché a questo punto il Maestro è morto». Sono le parole pronunciate dopo aver deposto la bacchetta, secondo le cronache successive alla prima del 25 aprile 1926, dal direttore d’orchestra Arturo Toscanini, uno dei giganti della cultura italiana, non solo per meriti artistici ma anche per integrità morale. Puccini era morto insieme a Liù, e su questo sacrificio di un personaggio della maniera d’antan non sarebbe finita soltanto Turandot, ma anche l’intero melodramma. «Ma come passare dalla devozione assoluta di questa icona alla scoperta dell’“amore appassionato” da parte di Turandot?» – si chiede Anselm Gerhard nel primo saggio di questo volume – «E come può essere rappresentato in modo credibile il fatto che Calaf si consacri all’assassina di Liù come se nulla fosse accaduto?». Di solito l’orchestra, dopo queste pagine immortali che si spengono in un sussurro, riprende a sferragliare, e in un clima nuovamente barbarico comincia il confronto fra i due eroi. Questa nuova disfida, dopo la contesa degli enigmi, ha per posta la vittoria dell’Amore e lo «sgelamento» di un personaggio nuovo e modernissimo, la principessa Turandot. Il musicista fece rifare più volte ai librettisti, Adami e Simoni, il duetto finale, senza mai esserne soddisfatto. Ma il problema non allignava nemmeno tra i versi, che Emanuele d’Angelo rivaluta con ragione e ottimi argomenti nel secondo saggio di questo volume. Puccini era morto a Bruxelles il 29 novembre 1924, lasciando sul suo capezzale la soluzione del quarto enigma, pagine di abbozzo continuativo e di schizzi per la conclusione di Turandot: ma se era difficile per lui, che aveva concepito un progetto tanto ambizioso, figuriamoci per un collega onesto come Franco Alfano, ma del tutto estraneo ai nodi della drammaturgia pucciniana, oltre che alle mille agudezas linguistiche che dominano lo stile musicale del Puccini maturo. Tuttavia la storia non conosce soste, né ripensamenti. Tra gli appunti per il finale vi sono tracce della devozione wagneriana di Puccini, valorizzate, insieme ad altri parametri, da Luciano Berio, che ha voluto cimentarsi, settantacinque anni dopo, con l’ingombrante lascito. Ma ha davvero senso questo ripensamento? Gerhard non è d’accordo, e ritiene che il nuovo finale «testimonia il fatto che è più corretto non terminare l’opera con un’aggiunta estranea, quanto piuttosto rappresentarla così come avvenne in occasione della première, il 25 aprile 1926. Questa conclusione aperta non deve tanto dimostrare la nostra preferenza per il frammento di matrice post-moderna. Essa costituisce invece l’unica soluzione logica nei confronti dell’impossibilità oggettiva di rendere giustizia alle difficoltà drammaturgiche determinate dalla coppia deuteragonista Liù e Timur». Sono parole che sottoscrivo. Dietro la metafora dell’amor vincitore, che Puccini perseguì fino ad arrestarsi in braccio alla morte, c’è l’espressione di una vitalità musicale forse senza soggetto a essa paragonabile, e tale da mettere in difficoltà lo stesso autore. Tombeau del melodramma? In realtà non di fine di un genere si tratta, ma della sua palingenesi: e di quella di un compositore che non voleva morire artisticamente, per non morire fisicamente, avendo scelto una principessa frigida per comunicarlo a tutto il mondo. Era obiettivamente difficile cogliere la portata di questo lascito ingombrante in epoca fascista, ma la rinnovata vitalità del teatro musicale italiano nel dopoguerra, nonostante il comprensibile imbarazzo di alcuni capiscuola verso la nostra tradizione, deve al «frammento-Turandot» ben più di quanto gli venga attualmente riconosciuto.
Libretto; partitura; Turandot; guida musicale; Melodramma; Drammaturgia musicale del Novecento
http://www.puccini.it/michele/Turandot_v5.pdf
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info:eu-repo/semantics/article
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Girardi, Michele
1 Contributo su Rivista::1.1 Articolo in rivista
none
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