La consapevolezza della pluralità dei fatti dannosi imputabili alla Pubblica ammministrazione e la necessità di individuare la soglia di risarcibilità del danno derivante dal cattivo o mancato esercizio del potere pubblico senza passare attraverso la qualificazione della posizione soggettiva del danneggiato, costituisconio il punto di partenza della ricerca. L'insufficienza dei tradizionali criteri ermeneutici conduce ad esplorare le potenzialità della clausola generale di buona fede non tanto come fondamento di una nuova forma di responsabilità contrattuale o/e precontrattuale della pubblica amministrazione, quanto come elemento capace di integrare il parametro dell'ingiustizia del danno e di rimanere nel più generale alveo del modello aquiliano di responsabilità. La funzione polivalente della clausola generale di buona fede nel diritto privato, intergrativa ed interpretativa ad un tempo, è idonea a proeittarsi sul procedimento amministrativo quale regola di condotta che si impone all'amministrazione. Essa consente così di fondare risarcimento del danno sia quando questo si riconnette alla violazione di specifiche norme procedimentali, sai quando deriva dalla violazione di doveri di comportamento non tipizzati.
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Titolo: | Responsabilità civile e procedimento amministrativo | |
Autori: | ||
Data di pubblicazione: | 2007 | |
Abstract: | La consapevolezza della pluralità dei fatti dannosi imputabili alla Pubblica ammministrazione e la necessità di individuare la soglia di risarcibilità del danno derivante dal cattivo o mancato esercizio del potere pubblico senza passare attraverso la qualificazione della posizione soggettiva del danneggiato, costituisconio il punto di partenza della ricerca. L'insufficienza dei tradizionali criteri ermeneutici conduce ad esplorare le potenzialità della clausola generale di buona fede non tanto come fondamento di una nuova forma di responsabilità contrattuale o/e precontrattuale della pubblica amministrazione, quanto come elemento capace di integrare il parametro dell'ingiustizia del danno e di rimanere nel più generale alveo del modello aquiliano di responsabilità. La funzione polivalente della clausola generale di buona fede nel diritto privato, intergrativa ed interpretativa ad un tempo, è idonea a proeittarsi sul procedimento amministrativo quale regola di condotta che si impone all'amministrazione. Essa consente così di fondare risarcimento del danno sia quando questo si riconnette alla violazione di specifiche norme procedimentali, sai quando deriva dalla violazione di doveri di comportamento non tipizzati. | |
Handle: | http://hdl.handle.net/11571/34624 | |
ISBN: | 9788813272265 | |
Appare nelle tipologie: | 3.1 Monografia o trattato scientifico |