Il saggio si inserisce nel filone degli studi dedicati ai rapporti tra teatro e disagio e, più in generale, alle relazioni tra arte e marginalità sociale, focalizzandosi nello specifico sul caso emblematico della compagnia di Pippo Delbono, che da anni lavora con successo su queste intersezioni. Viene pertanto evidenziata la qualità straordinaria degli attori disabili della compagnia (specie di Bobò) in termini di espressività corporea e creatività: una forza comunicativa, una vita scenica che trasforma gli spettacoli in vere e proprie epifanie dell'invisibile, facendo emergere tutte le contraddizioni della nostra contemporaneità, di cui Pippo Delbono si fa portavoce non solo a livello registico ma anche sul palco, con i suoi intensi 'prologhi' metateatrali.
Una danza sull’orlo della vita
FIASCHINI, FABRIZIO
2011-01-01
Abstract
Il saggio si inserisce nel filone degli studi dedicati ai rapporti tra teatro e disagio e, più in generale, alle relazioni tra arte e marginalità sociale, focalizzandosi nello specifico sul caso emblematico della compagnia di Pippo Delbono, che da anni lavora con successo su queste intersezioni. Viene pertanto evidenziata la qualità straordinaria degli attori disabili della compagnia (specie di Bobò) in termini di espressività corporea e creatività: una forza comunicativa, una vita scenica che trasforma gli spettacoli in vere e proprie epifanie dell'invisibile, facendo emergere tutte le contraddizioni della nostra contemporaneità, di cui Pippo Delbono si fa portavoce non solo a livello registico ma anche sul palco, con i suoi intensi 'prologhi' metateatrali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.