Nel domino Brianzonese ligure, le unità carbonatiche medio triassiche, note come Formazione di Costa Losera e Dolomie di San Pietro dei Monti, sono stratigraficamente seguite da una importante lacuna che segna il passaggio ai calcari neritici di Rio di Nava del Batoniano. Nell’ambito di una classica evoluzione di un margine continentale passivo, una stasi nella subsidenza, seguita da un sollevamento portò ad una erosione della piattaforma triassica in misura progressivamente maggiore procedendo verso le unità più interne, cioè verso la Tetide ligure. Tale erosione, che verosimilmente si verificò su di un substrato tettonicamente controllato, portò alla formazione di sequenze sedimentarie assai diversificate, talora mancanti di tutti i terreni triassici o persino dell’intero tegumento permiano. Nell’area studiata (ed in limitate aree esclusivamente appartenenti alla porzione più esterna dell’unità di Ormea), la lacuna mesozoica è ben più di una semplice superficie di erosione; i depositi ad essa associati (“Siderolitico” Auct.) sono costituiti sia da un corpo di peliti rosse interposto fra le sopracitate unità formazionali, sia da una breccia di origine carsica che penetra profondamente le sottostanti dolomie ladiniche. E’ stata condotta una ricerca stratigrafica di dettaglio su questi depositi, unitamente ad un’analisi delle microfacies e petrografico-composizionale, al fine di determinare le caratteristiche dei paleosuoli e del carsismo, di raccogliere maggiori informazioni sulla loro origine e sull’età. Inoltre, è stato discusso il significato regionale e l’importanza di questi depositi grazie ad un confronto a grande scala con il dominio brianzonese classico e con altre località dell’arco alpino occidentale che mostrano una unconformity del tutto simile. Alla luce dei dati raccolti, per l’evento carsico in esame viene proposta un’età compresa fra il Triassico Superiore e il Lias (sino al Baiociano Superiore ?).
Late Triassic-Early Jurassic Paleokarst from the Ligurian Alps and its geological significance (Siderolitico Auct., Ligurian Briançonnais domain)
DECARLIS, ALESSANDRO;LUALDI, ALBERTO
2008-01-01
Abstract
Nel domino Brianzonese ligure, le unità carbonatiche medio triassiche, note come Formazione di Costa Losera e Dolomie di San Pietro dei Monti, sono stratigraficamente seguite da una importante lacuna che segna il passaggio ai calcari neritici di Rio di Nava del Batoniano. Nell’ambito di una classica evoluzione di un margine continentale passivo, una stasi nella subsidenza, seguita da un sollevamento portò ad una erosione della piattaforma triassica in misura progressivamente maggiore procedendo verso le unità più interne, cioè verso la Tetide ligure. Tale erosione, che verosimilmente si verificò su di un substrato tettonicamente controllato, portò alla formazione di sequenze sedimentarie assai diversificate, talora mancanti di tutti i terreni triassici o persino dell’intero tegumento permiano. Nell’area studiata (ed in limitate aree esclusivamente appartenenti alla porzione più esterna dell’unità di Ormea), la lacuna mesozoica è ben più di una semplice superficie di erosione; i depositi ad essa associati (“Siderolitico” Auct.) sono costituiti sia da un corpo di peliti rosse interposto fra le sopracitate unità formazionali, sia da una breccia di origine carsica che penetra profondamente le sottostanti dolomie ladiniche. E’ stata condotta una ricerca stratigrafica di dettaglio su questi depositi, unitamente ad un’analisi delle microfacies e petrografico-composizionale, al fine di determinare le caratteristiche dei paleosuoli e del carsismo, di raccogliere maggiori informazioni sulla loro origine e sull’età. Inoltre, è stato discusso il significato regionale e l’importanza di questi depositi grazie ad un confronto a grande scala con il dominio brianzonese classico e con altre località dell’arco alpino occidentale che mostrano una unconformity del tutto simile. Alla luce dei dati raccolti, per l’evento carsico in esame viene proposta un’età compresa fra il Triassico Superiore e il Lias (sino al Baiociano Superiore ?).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.