Il saggio si concentra su di una delle tematiche più ricorrenti nella narrativa di Landolfi: il rapporto ossessivo ed inquietante che si instaura tra vittima e carnefice, entrambi visti come "ruoli", maschere dell'Io e l’Eros declinato come “lingua agita del delitto”, per riprendere una definizione già usata dal Barthes lettore di Sade. In particolare il tema viene affrontato analizzando dettagliatamente i racconti compresi nella raccolta "La spada" (Firenze, Vallecchi, 1942), caratterizzati tutti da finali in cui compaiono preannunci di morte.
Vittime e carnefici nella narrativa di Landolfi
BIGNAMINI, MAURO
2009-01-01
Abstract
Il saggio si concentra su di una delle tematiche più ricorrenti nella narrativa di Landolfi: il rapporto ossessivo ed inquietante che si instaura tra vittima e carnefice, entrambi visti come "ruoli", maschere dell'Io e l’Eros declinato come “lingua agita del delitto”, per riprendere una definizione già usata dal Barthes lettore di Sade. In particolare il tema viene affrontato analizzando dettagliatamente i racconti compresi nella raccolta "La spada" (Firenze, Vallecchi, 1942), caratterizzati tutti da finali in cui compaiono preannunci di morte.File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.