1. Ipoacusia Improvvisa o vertigini possono essere riconducibili ad un deficit irrorativo dell'orecchio interno. 2. Nell’ischemia del ramo vestibolare propriamente detto la sintomatologia uditiva è assente, mentre è importante il quadro vestibologico. 3. Un'ischemia del ramo cocleare propriamente detto determina esclusivamente sintomi uditivi improvvisi, senza fluttuazione, 4. Un deficit labirintico acuto ha manifestazioni cliniche prevalentemente monolaterali. La manifestazione cronica di deficit vascolare labirintico e sempre bilaterale anche se talvolta asimmetrica, 5. Monitorare i pazienti con presentazione di sordità improvvisa monolaterale e vertigine da deficit acuto dell'arteria uditiva interna, per una possibile evoluzione sul piano neurologico, 6. L'assenza di movimento saccadico correttivo, in presenza di una grande crisi vertiginosa, orienta verso un possibile danno cerebellare, 7. Un deficit acuto del ramo cocleo-vestibolare si associa a instabilità posturale intensa, spesso anche a nistagmo verticale-rotatorio verso il basso, ipoacusia sulle frequenze acute e acufene, Di riscontro I'assenza dei VEMPs. 8. li deficit cronico dell'artena uditiva interna può presentare ipoacusia percettiva "in discesa" associata a instabilità e iporeflettività vestibolare

Semeiotica del deficit labirintico su base vascolare

MANFRIN, MARCO LUCIO
2008-01-01

Abstract

1. Ipoacusia Improvvisa o vertigini possono essere riconducibili ad un deficit irrorativo dell'orecchio interno. 2. Nell’ischemia del ramo vestibolare propriamente detto la sintomatologia uditiva è assente, mentre è importante il quadro vestibologico. 3. Un'ischemia del ramo cocleare propriamente detto determina esclusivamente sintomi uditivi improvvisi, senza fluttuazione, 4. Un deficit labirintico acuto ha manifestazioni cliniche prevalentemente monolaterali. La manifestazione cronica di deficit vascolare labirintico e sempre bilaterale anche se talvolta asimmetrica, 5. Monitorare i pazienti con presentazione di sordità improvvisa monolaterale e vertigine da deficit acuto dell'arteria uditiva interna, per una possibile evoluzione sul piano neurologico, 6. L'assenza di movimento saccadico correttivo, in presenza di una grande crisi vertiginosa, orienta verso un possibile danno cerebellare, 7. Un deficit acuto del ramo cocleo-vestibolare si associa a instabilità posturale intensa, spesso anche a nistagmo verticale-rotatorio verso il basso, ipoacusia sulle frequenze acute e acufene, Di riscontro I'assenza dei VEMPs. 8. li deficit cronico dell'artena uditiva interna può presentare ipoacusia percettiva "in discesa" associata a instabilità e iporeflettività vestibolare
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