La prima parte analizza i tenores di tutti i mottetti isoritimici di area francese del XIV sec., evidenziando come l'organizzazione ritmica delle "talee" evolve dalla vecchia concezione modale a una pur sempre calcolata ma più libera e soggettiva. La seconda parte discute la connessione dei risultati analitici col contesto filosofico scientifico coevo, in particolare col cambiamento della concezione del tempo e con la visione cosmologica delineata da Nicola Oresme nel suo "De commensurabilitate et inconmmensurabilitate motuum coelestium".

“Non oportet ut ars semper naturam imitetur”. Connessioni culturali del mottetto trecentesco

DELLA SETA, FABRIZIO EMANUELE
1985-01-01

Abstract

La prima parte analizza i tenores di tutti i mottetti isoritimici di area francese del XIV sec., evidenziando come l'organizzazione ritmica delle "talee" evolve dalla vecchia concezione modale a una pur sempre calcolata ma più libera e soggettiva. La seconda parte discute la connessione dei risultati analitici col contesto filosofico scientifico coevo, in particolare col cambiamento della concezione del tempo e con la visione cosmologica delineata da Nicola Oresme nel suo "De commensurabilitate et inconmmensurabilitate motuum coelestium".
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