Quanto sia diffuso e quale natura abbia – innanzi agli interessi privati soprattutto – il Magazzino pubblico dei grani nelle città dell’Italia centro settentrionale nei secoli XIII-XVIII sono aspetti sufficienti a porre in discussione alcuni capisaldi della concezione tradizionale dell’Annona. In città la formazione di stock alimentari eccedenti il fabbisogno dei consumatori è di fatto un miraggio. Granai, magazzini, solai, strutture specializzate per il ricovero delle derrate sono un bene raro. La distribuzione del raccolto è ineguale, la struttura delle scorte fra i particolari ancor più sperequata. Anche laddove si manifesta la volontà del ceto di governo o dell’autorità di istituire un Magazzino municipale (o statale) non si esce da una forzata sussidiarietà – per la carenza degli spazi di ricovero – fra strutture pubbliche e granai privati. L’istituzione di un Magazzino pubblico dei grani a carattere permanente è quindi più l’eccezione che la regola nelle città di antico regime. Qualora invece lo si faccia, si tratta di un’istituzione transitoria (da economia di guerra) oppure tende ad assumere il ruolo di fondamentale leva economica alla quale il ceto dirigente affida il compito di stabilizzare i prezzi di mercato anche nelle fasi di sovrapproduzione.

Horrea. Un'istituzione che "va e viene" nella politica annonaria delle città di antico regime

CORRITORE, RENZO PAOLO
2012-01-01

Abstract

Quanto sia diffuso e quale natura abbia – innanzi agli interessi privati soprattutto – il Magazzino pubblico dei grani nelle città dell’Italia centro settentrionale nei secoli XIII-XVIII sono aspetti sufficienti a porre in discussione alcuni capisaldi della concezione tradizionale dell’Annona. In città la formazione di stock alimentari eccedenti il fabbisogno dei consumatori è di fatto un miraggio. Granai, magazzini, solai, strutture specializzate per il ricovero delle derrate sono un bene raro. La distribuzione del raccolto è ineguale, la struttura delle scorte fra i particolari ancor più sperequata. Anche laddove si manifesta la volontà del ceto di governo o dell’autorità di istituire un Magazzino municipale (o statale) non si esce da una forzata sussidiarietà – per la carenza degli spazi di ricovero – fra strutture pubbliche e granai privati. L’istituzione di un Magazzino pubblico dei grani a carattere permanente è quindi più l’eccezione che la regola nelle città di antico regime. Qualora invece lo si faccia, si tratta di un’istituzione transitoria (da economia di guerra) oppure tende ad assumere il ruolo di fondamentale leva economica alla quale il ceto dirigente affida il compito di stabilizzare i prezzi di mercato anche nelle fasi di sovrapproduzione.
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