Rare-earth, large-ion-lithophile and Zr-Hf element distributions confirm that the Biel-lese late-Hercynian granite massif is a zoned complex with W-E differentiated trend, produced by only one intrusive event at meso-epiplutonic setting. The main gradual variations from mesoplutonic monzo- and syenogranites to epiplutonic syeno-granites are: a) the decrease of the total REE content (correlated to considerable systematic light REE impoverishment) and also of Ba, Sr, Zr and Hf contents; b) the increase of the Rb and Cs amounts; :) the U-impoverishment, which denotes the intense weathering process in the massif. The origin of the relatively b- and ¿¡-type granites is explained by fractional crystallization of a calc-alkaline granitic magma, which results by the partial melting of the late-Ordovician granitoid masses of the « Lakes series » zone. The depth at which the granitic magma is generated from the melting of cintinental crust is greater than the different levels of intrusion. The high crust thickness (> 30 km), deduced by Rb and Sr correlated contents, agrees with late-orogenic setting of the Biellese granite massif. Il massiccio granitico del Biellese manifesta un graduale frazionamento nella distribuzione delle terre rare, degli elementi a largo raggio ionico, di Zi e Hf, che appare essere in diretta relazione con la evoluzione W-E della differenziazione dei litotipi fondamentali e dei diversi livelli di loro messa in posto. Le principali variazioni notate dai monzo-sieno-graniti mesoplutonici ai sienograniti epiplutonici sono: a) diminuzione del contenuto totale di terre rare (correlata al sistematico impoverimento delle terre rare leggere) e dei tenori di Ba, Sr, Zr, e Hf; b) aumento dei tenori di Rb e Cs; c) impoverimento di U per mobilizzazione, che denota l’grado di alterazione superficiale del corpo granitico esposto. L’origine dei diversi tipi granitici, formatisi in conseguenza di un unico evento intrusivo, è ricondotta a cristallizzazione frazionata di un magma per-siliceo e calc-alcalino, derivato in età tardo-ercinica dalla fusione parziale di granitoidi tardo-Ordovi-ciani nei terreni della « Serie dei Laghi ». La profondità a cui il magma si è generato per fusione di crosta continentale è più elevata di quella dei livelli di intrusione granitica. L’alto spessore crostale (> 30 km), dedotto dai correlati contenuti di Rb e Sr, è in accordo con una messa in posto tardo-orogenetica del corpo granitico del Biellese.

Rare-earth and large-ion-lithophile elements fractionation in late hercynian granite massif of the Biellese area (Southern Alps, Italy)”

ODDONE, MASSIMO
1984-01-01

Abstract

Rare-earth, large-ion-lithophile and Zr-Hf element distributions confirm that the Biel-lese late-Hercynian granite massif is a zoned complex with W-E differentiated trend, produced by only one intrusive event at meso-epiplutonic setting. The main gradual variations from mesoplutonic monzo- and syenogranites to epiplutonic syeno-granites are: a) the decrease of the total REE content (correlated to considerable systematic light REE impoverishment) and also of Ba, Sr, Zr and Hf contents; b) the increase of the Rb and Cs amounts; :) the U-impoverishment, which denotes the intense weathering process in the massif. The origin of the relatively b- and ¿¡-type granites is explained by fractional crystallization of a calc-alkaline granitic magma, which results by the partial melting of the late-Ordovician granitoid masses of the « Lakes series » zone. The depth at which the granitic magma is generated from the melting of cintinental crust is greater than the different levels of intrusion. The high crust thickness (> 30 km), deduced by Rb and Sr correlated contents, agrees with late-orogenic setting of the Biellese granite massif. Il massiccio granitico del Biellese manifesta un graduale frazionamento nella distribuzione delle terre rare, degli elementi a largo raggio ionico, di Zi e Hf, che appare essere in diretta relazione con la evoluzione W-E della differenziazione dei litotipi fondamentali e dei diversi livelli di loro messa in posto. Le principali variazioni notate dai monzo-sieno-graniti mesoplutonici ai sienograniti epiplutonici sono: a) diminuzione del contenuto totale di terre rare (correlata al sistematico impoverimento delle terre rare leggere) e dei tenori di Ba, Sr, Zr, e Hf; b) aumento dei tenori di Rb e Cs; c) impoverimento di U per mobilizzazione, che denota l’grado di alterazione superficiale del corpo granitico esposto. L’origine dei diversi tipi granitici, formatisi in conseguenza di un unico evento intrusivo, è ricondotta a cristallizzazione frazionata di un magma per-siliceo e calc-alcalino, derivato in età tardo-ercinica dalla fusione parziale di granitoidi tardo-Ordovi-ciani nei terreni della « Serie dei Laghi ». La profondità a cui il magma si è generato per fusione di crosta continentale è più elevata di quella dei livelli di intrusione granitica. L’alto spessore crostale (> 30 km), dedotto dai correlati contenuti di Rb e Sr, è in accordo con una messa in posto tardo-orogenetica del corpo granitico del Biellese.
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