Sixty-eight sherds of Roman terra sigillata from Augusta Praetoria (Aosta, north-western Italy) were analysed for two major (Fe and K) and 32 trace elements by instrumental neutron activation analysis (INAA); some of the sherds had been previously analysed for major and minor elements and four trace elements by atomic absorption spectroscopy (AAS), and for major and minor elements alone by inductively coupled plasma optical emission spectroscopy (ICPOES). The statistical treatment of the INAA data indicates that a few compositional groups may be identified within the set of studied fragments; this may lead to recognize chronological differences within local productions and trade relations with various centres of production. A few discrepancies between the present classification, on the one side, and those previously obtained by AAS and ICPOES data, as well as the archaeological classification, on the other, may point to trace element contamination in some of the samples. Sessantotto frammenti di terra sigillata rinvenuti in scavi effettuati nel sito di Augusta Praetoria (Aosta) sono stati studiati mediante analisi per attivazione neutronica strumentale (INAA) determinando due elementi maggiori (Fe e K) e 32 elementi in traccia. Alcuni frammenti erano stati già analizzati in precedenza mediante spettroscopia di assorbimento atomico (determinando gli elementi maggiori, minori e 4 elementi in traccia) e spettroscopia di emissione atomica (determinando i soli elementi maggiori e minori). Il trattamento statistico dei dati ottenuti mediante tecnica INAA ha permesso l’identificazione di alcuni gruppi composizionali, collegabili con la presenza di produzioni locali di differente cronologia e di materiale importato da centri di produzione diversi. Alcune differenze sono state riscontrate tra la classificazione ottenuta nel presente lavoro e quanto precedentemente rilevato sulla base dei dati ottenuti mediante emissione e assorbimento atomico, e in base all’esame archeologico dei frammenti; tali differenze possono derivare da contaminazioni a livelli di elementi in traccia in alcuni campioni.

Roman terra sigillata from Augusta Praetoria: new results by instrumental neutron activation analysis

MELONI, SANDRO;ODDONE, MASSIMO;
1992-01-01

Abstract

Sixty-eight sherds of Roman terra sigillata from Augusta Praetoria (Aosta, north-western Italy) were analysed for two major (Fe and K) and 32 trace elements by instrumental neutron activation analysis (INAA); some of the sherds had been previously analysed for major and minor elements and four trace elements by atomic absorption spectroscopy (AAS), and for major and minor elements alone by inductively coupled plasma optical emission spectroscopy (ICPOES). The statistical treatment of the INAA data indicates that a few compositional groups may be identified within the set of studied fragments; this may lead to recognize chronological differences within local productions and trade relations with various centres of production. A few discrepancies between the present classification, on the one side, and those previously obtained by AAS and ICPOES data, as well as the archaeological classification, on the other, may point to trace element contamination in some of the samples. Sessantotto frammenti di terra sigillata rinvenuti in scavi effettuati nel sito di Augusta Praetoria (Aosta) sono stati studiati mediante analisi per attivazione neutronica strumentale (INAA) determinando due elementi maggiori (Fe e K) e 32 elementi in traccia. Alcuni frammenti erano stati già analizzati in precedenza mediante spettroscopia di assorbimento atomico (determinando gli elementi maggiori, minori e 4 elementi in traccia) e spettroscopia di emissione atomica (determinando i soli elementi maggiori e minori). Il trattamento statistico dei dati ottenuti mediante tecnica INAA ha permesso l’identificazione di alcuni gruppi composizionali, collegabili con la presenza di produzioni locali di differente cronologia e di materiale importato da centri di produzione diversi. Alcune differenze sono state riscontrate tra la classificazione ottenuta nel presente lavoro e quanto precedentemente rilevato sulla base dei dati ottenuti mediante emissione e assorbimento atomico, e in base all’esame archeologico dei frammenti; tali differenze possono derivare da contaminazioni a livelli di elementi in traccia in alcuni campioni.
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