Profilo biografico del frate compositore Giacomo Moro, nato a Viadana intorno alla metà del XVI secolo e morto dopo il 1610. Sulla base delle poche informazioni ricavabili della sue opere a stampa e da altre fonti sono analizzate le possibili relazioni che ebbe con personalità appartenenti ai circoli nobiliari mantovani e ferraresi (per esempio Giulio Cesare Gonzaga, Barbara Sanseverino, Francesco d’Este, Antonio Costantini) e con Torquato Tasso, di cui fu confessore negli anni 1586-1587. Moro fu forse anche a Piacenza e Bologna, certamente fu a Fivizzano intorno al 1604, non sappiamo se con l’incarico di maestro di cappella o altro, ma mantenne sempre contatti con la sua città natale. Il saggio include una bibliografia completa delle sue opere superstiti, insieme all’elenco delle antologie contenenti sue composizioni; vi è inoltre la trascrizione di un interessante e curioso «Avvertimento utile e necessario ai maestri di capella e ai cantori», che venne stampato nel Quarto libro de’ concerti ecclesiastici (1610).
Giacomo Moro da Viadana: appunti per un profilo biografico e bibliografia delle opere
TIBALDI, RODOBALDO
2012-01-01
Abstract
Profilo biografico del frate compositore Giacomo Moro, nato a Viadana intorno alla metà del XVI secolo e morto dopo il 1610. Sulla base delle poche informazioni ricavabili della sue opere a stampa e da altre fonti sono analizzate le possibili relazioni che ebbe con personalità appartenenti ai circoli nobiliari mantovani e ferraresi (per esempio Giulio Cesare Gonzaga, Barbara Sanseverino, Francesco d’Este, Antonio Costantini) e con Torquato Tasso, di cui fu confessore negli anni 1586-1587. Moro fu forse anche a Piacenza e Bologna, certamente fu a Fivizzano intorno al 1604, non sappiamo se con l’incarico di maestro di cappella o altro, ma mantenne sempre contatti con la sua città natale. Il saggio include una bibliografia completa delle sue opere superstiti, insieme all’elenco delle antologie contenenti sue composizioni; vi è inoltre la trascrizione di un interessante e curioso «Avvertimento utile e necessario ai maestri di capella e ai cantori», che venne stampato nel Quarto libro de’ concerti ecclesiastici (1610).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
