Il contributo ripercorre il tratto finale della vicenda di Paolo Pagani, dal momento del suo ritorno in Lombardia nel 1696 fino alla morte, avvenuta nel 1716. Vengono così evidenziati gli ampli riferimenti culturali, in particolare alle coeve esperienze genovesi e veneziane, della produzione del pittore riferibile a quella stagione. Al contempo è posto in luce il ruolo cruciale giocato in quella congiuntura dal rapporto dell'artista con il marchese Cesare Pagani, il grande collezionista milanese che fu il suo principale committente tra la fine del Seicento e i primi anni del nuovo secolo.
Da Castello Valsolda a Milano: gli anni lombardi di Paolo Pagani
FRANGI, FRANCESCO
1998-01-01
Abstract
Il contributo ripercorre il tratto finale della vicenda di Paolo Pagani, dal momento del suo ritorno in Lombardia nel 1696 fino alla morte, avvenuta nel 1716. Vengono così evidenziati gli ampli riferimenti culturali, in particolare alle coeve esperienze genovesi e veneziane, della produzione del pittore riferibile a quella stagione. Al contempo è posto in luce il ruolo cruciale giocato in quella congiuntura dal rapporto dell'artista con il marchese Cesare Pagani, il grande collezionista milanese che fu il suo principale committente tra la fine del Seicento e i primi anni del nuovo secolo.File in questo prodotto:
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