Il dibattito sull’entrata in vigore anche in Italia di una legge che introduce un progressivo riequilibrio della presenza dei due sessi ai vertici delle grandi imprese, la discussione sull’introduzione di quote per favorire un’adeguata presenza femminile nei luoghi della rappresentanza politica, l’attenzione con cui le istituzioni internazionali monitorano la presenza delle donne nelle sedi decisionali, hanno contribuito a imporre all’attenzione dell’opinione pubblica le difficoltà che incontrano le donne nel nostro paese ad accedere a posizioni di élite e gli effetti negativi di una tale dispersione di talenti. Il libro intende presentare i risultati di una ricerca che aveva l’obiettivo di riflettere circa gli ostacoli e le opportunità incontrate dalle donne in posizioni di comando nei settori della politica, l’imprenditoria, lo stato, l’istruzione, la sanità. Si divide in due parti. Nella prima si considerano l’Italia e l’Europa per tracciare un quadro esauriente e comparativo della presenza delle donne nelle diverse sedi decisionali e si propone una prospettiva teorica in grado di comprendere le ragioni del permanere di una situazione di oggettiva disparità e interpretare i risultati dell’indagine qualitativa presentata nella seconda parte del volume. Qui sono le “donne al comando” a prendere la parola e raccontare il pregiudizio nei confronti delle donne ritenuti incapaci di occupare posizioni apicali, la resistenza di un potere maschile che non vuole cedere nulla del comando, il peso di conciliare lavoro e cura, l’essere straniere in territori dove le regole del gioco le hanno da sempre stabilite gli uomini. Ma raccontano anche la differenza di cui sono portatrici, differenza che assume i caratteri etici della continua tensione ambivalente tra responsabilità verso gli altri e responsabilità verso se stesse, differenza che sembrerebbe essere in grado di mettere in moto un circolo virtuoso di cambiamento.
Comando e cura. Stili di leadership femminili.
CALABRO', ANNA RITA;CONFALONIERI, MARIA ANTONIETTA
2012-01-01
Abstract
Il dibattito sull’entrata in vigore anche in Italia di una legge che introduce un progressivo riequilibrio della presenza dei due sessi ai vertici delle grandi imprese, la discussione sull’introduzione di quote per favorire un’adeguata presenza femminile nei luoghi della rappresentanza politica, l’attenzione con cui le istituzioni internazionali monitorano la presenza delle donne nelle sedi decisionali, hanno contribuito a imporre all’attenzione dell’opinione pubblica le difficoltà che incontrano le donne nel nostro paese ad accedere a posizioni di élite e gli effetti negativi di una tale dispersione di talenti. Il libro intende presentare i risultati di una ricerca che aveva l’obiettivo di riflettere circa gli ostacoli e le opportunità incontrate dalle donne in posizioni di comando nei settori della politica, l’imprenditoria, lo stato, l’istruzione, la sanità. Si divide in due parti. Nella prima si considerano l’Italia e l’Europa per tracciare un quadro esauriente e comparativo della presenza delle donne nelle diverse sedi decisionali e si propone una prospettiva teorica in grado di comprendere le ragioni del permanere di una situazione di oggettiva disparità e interpretare i risultati dell’indagine qualitativa presentata nella seconda parte del volume. Qui sono le “donne al comando” a prendere la parola e raccontare il pregiudizio nei confronti delle donne ritenuti incapaci di occupare posizioni apicali, la resistenza di un potere maschile che non vuole cedere nulla del comando, il peso di conciliare lavoro e cura, l’essere straniere in territori dove le regole del gioco le hanno da sempre stabilite gli uomini. Ma raccontano anche la differenza di cui sono portatrici, differenza che assume i caratteri etici della continua tensione ambivalente tra responsabilità verso gli altri e responsabilità verso se stesse, differenza che sembrerebbe essere in grado di mettere in moto un circolo virtuoso di cambiamento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.