Prevenire le malattie cronico-degenerative, promuovere la salute, ri-orientare i servizi sanitari nell’ottica della prevenzione di patologie, investire in termini di politiche sanitarie: chi sta leggendo queste righe ha probabilmente già capito e sperimentato che la prevenzione delle patologie cronico-degenerative, di cui le patologie cardiovascolari fanno parte, rappresenta ancora oggi una sfida sia per tutti i professionisti della salute sia per quella parte della comunità che riveste ruoli determinanti nelle politiche sanitarie quali ad esempio gli stakeholders chiave ed istituzionali. Di fatto sono sempre maggiori gli sforzi e le risorse investite, a livello mondiale così come nelle piccole realtà territoriali, per porre le condizioni perchè si realizzi un network di azioni coordinate finalizzato a eradicare, eliminare o minimizzare l’impatto che le patologie cronicodegenerative - e tutte le disabilità a loro correlate - possono avere sia sui singoli individui che sull’intera comunità. Qualche volta però, nel porre le condizioni e perseguire le strategie di interventi a protezione e promozione della “salute”, ci si di - mentica di interrogarsi sul significato at - tualmente ad essa attribuito. Prima cioè di parlare di prevenzione di patologia e promozione della salute, è necessario chiedersi: “cosa si intende per salute, oggi?”. Nel corso degli anni questo termine ha assunto diversi significati, perdendo quello di mera “assenza di malattia” fino ad arrivare alla definizione proposta dall’Oms in cui la salute coincide con uno “stato di benessere psicofisico dei singoli individui e di gruppi di persone”, da perseguire attraverso azioni coordinate sia di prevenzione di patologia sia di promozione dei determinanti positivi di salute.

La prevenzione delle patologie cardiovascolari

CENA, HELLAS
2012-01-01

Abstract

Prevenire le malattie cronico-degenerative, promuovere la salute, ri-orientare i servizi sanitari nell’ottica della prevenzione di patologie, investire in termini di politiche sanitarie: chi sta leggendo queste righe ha probabilmente già capito e sperimentato che la prevenzione delle patologie cronico-degenerative, di cui le patologie cardiovascolari fanno parte, rappresenta ancora oggi una sfida sia per tutti i professionisti della salute sia per quella parte della comunità che riveste ruoli determinanti nelle politiche sanitarie quali ad esempio gli stakeholders chiave ed istituzionali. Di fatto sono sempre maggiori gli sforzi e le risorse investite, a livello mondiale così come nelle piccole realtà territoriali, per porre le condizioni perchè si realizzi un network di azioni coordinate finalizzato a eradicare, eliminare o minimizzare l’impatto che le patologie cronicodegenerative - e tutte le disabilità a loro correlate - possono avere sia sui singoli individui che sull’intera comunità. Qualche volta però, nel porre le condizioni e perseguire le strategie di interventi a protezione e promozione della “salute”, ci si di - mentica di interrogarsi sul significato at - tualmente ad essa attribuito. Prima cioè di parlare di prevenzione di patologia e promozione della salute, è necessario chiedersi: “cosa si intende per salute, oggi?”. Nel corso degli anni questo termine ha assunto diversi significati, perdendo quello di mera “assenza di malattia” fino ad arrivare alla definizione proposta dall’Oms in cui la salute coincide con uno “stato di benessere psicofisico dei singoli individui e di gruppi di persone”, da perseguire attraverso azioni coordinate sia di prevenzione di patologia sia di promozione dei determinanti positivi di salute.
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