Questo lavoro sperimentale rappresenta la prosecuzione di uno studio preliminare del 2009 dal quale è emerso che i soggetti outward si dimostrano più sensibili alle emozioni dell’altro proprio in virtù della loro spiccata tendenza a sentirsi emotivamente situati a partire dal contesto (Detti et al., 2012; Liccione D. et al., 2009). Si ipotizza che i soggetti outward, in quanto maggiormente sensibili all’esser-ci dell’altro, forniscano un racconto di sé maggiormente influenzato dal contesto rispetto ai soggetti che si “sentono” e che si definiscono primariamente a partire dalla focalizzazione sull’attivazione viscerale (inward)

L’empatia e i modi dell’emozionarsi secondo l’approccio cognitivo neuropsicologico. Dal sentirsi al racconto di sé: differenze tra personalità inward e outward

LICCIONE, DAVIDE;
2012-01-01

Abstract

Questo lavoro sperimentale rappresenta la prosecuzione di uno studio preliminare del 2009 dal quale è emerso che i soggetti outward si dimostrano più sensibili alle emozioni dell’altro proprio in virtù della loro spiccata tendenza a sentirsi emotivamente situati a partire dal contesto (Detti et al., 2012; Liccione D. et al., 2009). Si ipotizza che i soggetti outward, in quanto maggiormente sensibili all’esser-ci dell’altro, forniscano un racconto di sé maggiormente influenzato dal contesto rispetto ai soggetti che si “sentono” e che si definiscono primariamente a partire dalla focalizzazione sull’attivazione viscerale (inward)
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/579084
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