I Seminari Internazionale di progettazione di Barcellona e Volterra hanno avuto il grande merito di aver individuato un possibile percorso di ricerca che può essere sviluppato secondo due aspetti: -Il primo è il tentativo di leggere le ricchezze e le potenzialità di alcuni territori che hanno perso sia le forme riconoscibili e condivise dei contesti urbani consolidati sia le relazioni con gli elementi della natura. Si tratta di territori in cui è presente una grande diversità degli ambienti che li costituiscono e pertanto definiscono un sistema complesso e discontinuo. In questo senso la finalità del progetto è la ricerca di un’immagine identitaria strutturante i territori compresi in aree geografiche particolari in cui è riconoscibile un incremento dell’abitabilità, quindi, viene richiesta la dotazione di nuovi spazi collettivi e da nuove infrastrutture; -Il secondo vede la possibilità di rinnovare il progetto del territorio in un’ottica sostenibile ed ecologica con lo scopo di migliorare la qualità dei territori attraverso la trasformazione e rinnovo delle infrastrutture ambientali esistenti. E’ richiesta una maggiore attenzione al patrimonio naturale ed architettonico esistente, rispetto la presenza di infrastrutture che attraversano aree contraddistinte da spazi che connotano fortemente l’ambiente. Si concentra l’attenzione sulle nuove problematiche legate a nuovi valori ambientali ed ecologici che richiedono un’adeguata programmazione e tecnologie corrette per la loro realizzazione. Questi aspetti di ricerca così proposti, impongono a livello didattico e di ricerca, ma anche sul campo propriamente progettuale, un approccio multidisciplinare che coinvolge la partecipazione di diverse discipline per rispondere a nuove sfide sociali, economiche ed ambientali nel tentativo di ridurre la contrapposizione tra lo spazio costruito e la natura, tra i manufatti ed il paesaggio, per avvicinarsi ad una relazione più forte.
La composizione delle forme insediative nel paesaggio
CATTANEO, TIZIANO
2011-01-01
Abstract
I Seminari Internazionale di progettazione di Barcellona e Volterra hanno avuto il grande merito di aver individuato un possibile percorso di ricerca che può essere sviluppato secondo due aspetti: -Il primo è il tentativo di leggere le ricchezze e le potenzialità di alcuni territori che hanno perso sia le forme riconoscibili e condivise dei contesti urbani consolidati sia le relazioni con gli elementi della natura. Si tratta di territori in cui è presente una grande diversità degli ambienti che li costituiscono e pertanto definiscono un sistema complesso e discontinuo. In questo senso la finalità del progetto è la ricerca di un’immagine identitaria strutturante i territori compresi in aree geografiche particolari in cui è riconoscibile un incremento dell’abitabilità, quindi, viene richiesta la dotazione di nuovi spazi collettivi e da nuove infrastrutture; -Il secondo vede la possibilità di rinnovare il progetto del territorio in un’ottica sostenibile ed ecologica con lo scopo di migliorare la qualità dei territori attraverso la trasformazione e rinnovo delle infrastrutture ambientali esistenti. E’ richiesta una maggiore attenzione al patrimonio naturale ed architettonico esistente, rispetto la presenza di infrastrutture che attraversano aree contraddistinte da spazi che connotano fortemente l’ambiente. Si concentra l’attenzione sulle nuove problematiche legate a nuovi valori ambientali ed ecologici che richiedono un’adeguata programmazione e tecnologie corrette per la loro realizzazione. Questi aspetti di ricerca così proposti, impongono a livello didattico e di ricerca, ma anche sul campo propriamente progettuale, un approccio multidisciplinare che coinvolge la partecipazione di diverse discipline per rispondere a nuove sfide sociali, economiche ed ambientali nel tentativo di ridurre la contrapposizione tra lo spazio costruito e la natura, tra i manufatti ed il paesaggio, per avvicinarsi ad una relazione più forte.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.