Nella ricorrenza del cinquantesimo anniversario della sentenza della Corte Costituzionale 18 maggio 1960 n.33, si è rinnovato l'interesse per la vicenda giudiziaria, che portò alla decisione della Suprema Corte in materia di accesso alle donne ai più alti gradi della Pubblica Amministrazione, e per colei che ne fu promotrice. L'evento certo va inquadrato nell'evoluzione culturale e sociale della partecipazione delle donne alla vita civile italiana. Pur senza negare la pluralità e diversità degli aspetti di tutta la vicenda, un effetto preminente ebbe il giudizio di legittimità costituzionale riguardante le leggi ordinarie, che oggettivamente erano espressione di visioni storico-spirituali contrarie al dettato costituzionale ordinato al principio di eguaglianza. Al procedimento davanti alla stessa Corte e alla successiva discussione presero parte alcuni fra i giurisiti italiani più celebri del momento. In, particolare va segnalata l'opera di Costantino Mortati, difensore della parte ricorrente.
Introduzione a Rosa Oliva. Osservazioni postume a una storica sentenza.
ILLARI, SILVIA
2012-01-01
Abstract
Nella ricorrenza del cinquantesimo anniversario della sentenza della Corte Costituzionale 18 maggio 1960 n.33, si è rinnovato l'interesse per la vicenda giudiziaria, che portò alla decisione della Suprema Corte in materia di accesso alle donne ai più alti gradi della Pubblica Amministrazione, e per colei che ne fu promotrice. L'evento certo va inquadrato nell'evoluzione culturale e sociale della partecipazione delle donne alla vita civile italiana. Pur senza negare la pluralità e diversità degli aspetti di tutta la vicenda, un effetto preminente ebbe il giudizio di legittimità costituzionale riguardante le leggi ordinarie, che oggettivamente erano espressione di visioni storico-spirituali contrarie al dettato costituzionale ordinato al principio di eguaglianza. Al procedimento davanti alla stessa Corte e alla successiva discussione presero parte alcuni fra i giurisiti italiani più celebri del momento. In, particolare va segnalata l'opera di Costantino Mortati, difensore della parte ricorrente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.