Analisi della trascrizione strumentale del celebre mottetto a 6 v. di Josquin ampliato ('si placet') a 12 v. dal musicista vallone Jean Guyot [o Castileti, secondo il nome italiano]. Le modalità seguite da Paix permettono di inquadrare il livello di lettura della polifonia josquiniana nella seconda metà del Cinquecento. Con tabelle e apparato critico.
Osservazioni preliminari ad uno studio del mottetto "Benedicta es celorum regina" a 12 voci di Josquin/Guyot [Castileti] (1568/5) e della relativa intavolatura di Jacob Paix (1589/6).
DELFINO, ANTONIO
2013-01-01
Abstract
Analisi della trascrizione strumentale del celebre mottetto a 6 v. di Josquin ampliato ('si placet') a 12 v. dal musicista vallone Jean Guyot [o Castileti, secondo il nome italiano]. Le modalità seguite da Paix permettono di inquadrare il livello di lettura della polifonia josquiniana nella seconda metà del Cinquecento. Con tabelle e apparato critico.File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.