Data la crescente difficoltà nel prefigurare le condizioni di contorno al fenomeno urbano, alla città ed agli attori che la animano (nei diversi ruoli) è richiesta una notevole capacità di adattamento continuo alle situazioni contingenti. Un processo adattivo che coinvolge tutte le dimensioni della città e dell’urbanistica e che si può sintetizzare con il termine flessibilità; tale termine è qui inteso come sviluppo dell’approccio organico-adattivo-evoluzionista allo studio della città. Si sostiene che la flessibilità abbia acquisito un tale valore nelle pratiche urbanistiche e di governo del territorio da assumere un ruolo paradigmatico. Con riferimento alla città fisica, il contributo analizza alcune implicazioni sottese alla legittimazione del principio di flessibilità anche attraverso il riferimento ad alcuni sistemi valoriali riconoscibili nella città europea.
Opportunità e limiti nella dimensione fisica della città flessibile
DE LOTTO, ROBERTO;MORELLI DI POPOLO, CECILIA
2012-01-01
Abstract
Data la crescente difficoltà nel prefigurare le condizioni di contorno al fenomeno urbano, alla città ed agli attori che la animano (nei diversi ruoli) è richiesta una notevole capacità di adattamento continuo alle situazioni contingenti. Un processo adattivo che coinvolge tutte le dimensioni della città e dell’urbanistica e che si può sintetizzare con il termine flessibilità; tale termine è qui inteso come sviluppo dell’approccio organico-adattivo-evoluzionista allo studio della città. Si sostiene che la flessibilità abbia acquisito un tale valore nelle pratiche urbanistiche e di governo del territorio da assumere un ruolo paradigmatico. Con riferimento alla città fisica, il contributo analizza alcune implicazioni sottese alla legittimazione del principio di flessibilità anche attraverso il riferimento ad alcuni sistemi valoriali riconoscibili nella città europea.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.