Nella cultura moderna, la casa è comunemente intesa come un “fisso e chiaramente delimitato essere spaziale”. E’ in virtù di tali caratteristiche che essa appare come un ambito privilegiato della memoria dei singoli e della comunità che vi risiede. La fisicità di tale “essere spaziale” rende visibili le tracce lasciate dallo scorrere della vita al suo interno; la sua precisa delimitazione, consente di raccogliere “cose”, immagini e segni, preservandoli dal rischio di dispersione; la stabilità, implicita nella sua fissazione territoriale, garantisce la conservazione nel tempo di queste testimonianze, a condizione che gli abitanti della casa ne abbiano cura. L'articolo analizza le modalità di costruzione/preservazione di tali memoria da parte dei giovani contemporanei, che si devono confrontare con il venir meno della stabilità residenziale. Come possono riprodurre il senso di "sentirsi a casa" - costruire dei referenti stabili per la propria memoria - nonostante la provvisorietà localizzativa che caratterizza la loro condizione di nuovi "nomadi", nella realtà globalizzata?

La memoria della casa "in divenire"

RAMPAZI, MARIA RITA
2011-01-01

Abstract

Nella cultura moderna, la casa è comunemente intesa come un “fisso e chiaramente delimitato essere spaziale”. E’ in virtù di tali caratteristiche che essa appare come un ambito privilegiato della memoria dei singoli e della comunità che vi risiede. La fisicità di tale “essere spaziale” rende visibili le tracce lasciate dallo scorrere della vita al suo interno; la sua precisa delimitazione, consente di raccogliere “cose”, immagini e segni, preservandoli dal rischio di dispersione; la stabilità, implicita nella sua fissazione territoriale, garantisce la conservazione nel tempo di queste testimonianze, a condizione che gli abitanti della casa ne abbiano cura. L'articolo analizza le modalità di costruzione/preservazione di tali memoria da parte dei giovani contemporanei, che si devono confrontare con il venir meno della stabilità residenziale. Come possono riprodurre il senso di "sentirsi a casa" - costruire dei referenti stabili per la propria memoria - nonostante la provvisorietà localizzativa che caratterizza la loro condizione di nuovi "nomadi", nella realtà globalizzata?
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/633813
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