La crisi finanziaria ha indotto un radicale cambiamento nella politica di raccolta da parte delle banche italiane, che sono tornate a privilegiare obiettivi di collocamento di depositi e obbligazioni di propria emissione. In questo mutato scenario i depositi a tempo si rivelano uno strumento particolarmente interessante per la clientela al dettaglio, grazie alla limitazione del rischio emittente e alla esenzione da rischi di mercato. La crescente importanza di tali depositi potrebbe generare effetti di lungo periodo sull’equilibrio economico delle banche che, a fronte di un maggior costo della raccolta, dovranno acquisire la capacità di accrescere gli interessi attivi.
I depositi a tempo nella politica di raccolta delle banche italiane
MATTEI GENTILI, MATTEO MARIA LUIGI STEFANO
2013-01-01
Abstract
La crisi finanziaria ha indotto un radicale cambiamento nella politica di raccolta da parte delle banche italiane, che sono tornate a privilegiare obiettivi di collocamento di depositi e obbligazioni di propria emissione. In questo mutato scenario i depositi a tempo si rivelano uno strumento particolarmente interessante per la clientela al dettaglio, grazie alla limitazione del rischio emittente e alla esenzione da rischi di mercato. La crescente importanza di tali depositi potrebbe generare effetti di lungo periodo sull’equilibrio economico delle banche che, a fronte di un maggior costo della raccolta, dovranno acquisire la capacità di accrescere gli interessi attivi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.