Nel rispetto di quanto disposto dall'art.13 Cost., il legislatore ordinario ha stabilito limiti alla durata della custodia cautelare in carcere, attraverso un articolato sistema di termini, rapportati sia alla durata delle singole fase del procedimento sia alla durata del procedimento nel suo complesso. Questi termini per così dire standard possono però, in presenza di particolari situazioni, essere derogati. All'interno della categoria dei meccanismi volti a derogare ai termini ordinari di durata delle custodia, una particolare ed autonomia fisionomia assume l'istituto delle proroga, prevista e disciplinata dall'art.305 c.p.p., al cui esame è dedicato il presente lavoro.
Note critiche in margine alla pronuncia delle Sezioni Unite sulla proroga dei termini di custodia cautelare
RENON, PAOLO
1997-01-01
Abstract
Nel rispetto di quanto disposto dall'art.13 Cost., il legislatore ordinario ha stabilito limiti alla durata della custodia cautelare in carcere, attraverso un articolato sistema di termini, rapportati sia alla durata delle singole fase del procedimento sia alla durata del procedimento nel suo complesso. Questi termini per così dire standard possono però, in presenza di particolari situazioni, essere derogati. All'interno della categoria dei meccanismi volti a derogare ai termini ordinari di durata delle custodia, una particolare ed autonomia fisionomia assume l'istituto delle proroga, prevista e disciplinata dall'art.305 c.p.p., al cui esame è dedicato il presente lavoro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.