La regolazione dei deflussi dell'Adda è svolta a due livelli. Al primo livello la regolazione è effettuata indirettamente, e agisce sugli afflussi al lago di Como attraverso la gestione dei serbatoi alpini. Al secondo livello è effettuata direttamente, e agisce sui deflussi dell'emissario attraverso la gestione della traversa di Olginate.Si possono dunque prendere in considerazione tre diversi regimi idrologici del fiume: naturale, regolato dai soli serbatoi alpini (o semiregolato) e regolato dall'insieme dei serbatoi alpini e della traversa di Olginate (o regolato). Nel lavoro si è presa in considerazione, in tutti e tre i regimi, la portata dell'Adda a Lecco, nel breve tratto di fiume che separa il lago di Como dal lago di Garlate. Come base delle elaborazioni si sono assunte le portate medie giornaliere. La scelta, comune a tutti gli studi sull'argomento, è stata imposta dalla disponibilità dei dati, ma è comunque del tutto giustificata, a causa dell'importanza dell'effetto di laminazione esercitato dal lago di Como. Il lavoro svolto consiste essenzialmente nell'analisi dei deflussi (mensili e decadici), delle portate di piena e di magra dell'Adda a Lecco e degli allagamenti della città di Como nei tre regimi. Benchè l'inizio della regolazione risalga al 1946, il periodo preso in considerazione comincia soltanto nel 1959, anno a cui risalgono le prime osservazioni disponibili relative alla gestione dei serbatoi. Le elaborazioni statistiche volte a mettere in luce le caratteristiche idrologiche dei tre regimi, e a istituire un confronto, sono state necessariamente precedute dalle elaborazioni necessarie a ricostruire il regime naturale, quale si sarebbe avuto in assenza di ogni intervento umano, e quello semiregolato, quale si sarebbe avuto in assenza della traversa di Olginate (ma in presenza dei serbatoi alpini). I risultati delle elaborazioni sono esposti in cinque capitoli: quelli illustrati nel primo sono dovuti a Giuliana Malusardi, quelli illustrati nei quattro capitoli seguenti sono dovuti a Ugo Moisello, responsabile scientifico del lavoro nel suo complesso.

Gli effetti della regolazione sulle portate dell'Adda e sulle piene del lago di Como

MOISELLO, UGO
2003-01-01

Abstract

La regolazione dei deflussi dell'Adda è svolta a due livelli. Al primo livello la regolazione è effettuata indirettamente, e agisce sugli afflussi al lago di Como attraverso la gestione dei serbatoi alpini. Al secondo livello è effettuata direttamente, e agisce sui deflussi dell'emissario attraverso la gestione della traversa di Olginate.Si possono dunque prendere in considerazione tre diversi regimi idrologici del fiume: naturale, regolato dai soli serbatoi alpini (o semiregolato) e regolato dall'insieme dei serbatoi alpini e della traversa di Olginate (o regolato). Nel lavoro si è presa in considerazione, in tutti e tre i regimi, la portata dell'Adda a Lecco, nel breve tratto di fiume che separa il lago di Como dal lago di Garlate. Come base delle elaborazioni si sono assunte le portate medie giornaliere. La scelta, comune a tutti gli studi sull'argomento, è stata imposta dalla disponibilità dei dati, ma è comunque del tutto giustificata, a causa dell'importanza dell'effetto di laminazione esercitato dal lago di Como. Il lavoro svolto consiste essenzialmente nell'analisi dei deflussi (mensili e decadici), delle portate di piena e di magra dell'Adda a Lecco e degli allagamenti della città di Como nei tre regimi. Benchè l'inizio della regolazione risalga al 1946, il periodo preso in considerazione comincia soltanto nel 1959, anno a cui risalgono le prime osservazioni disponibili relative alla gestione dei serbatoi. Le elaborazioni statistiche volte a mettere in luce le caratteristiche idrologiche dei tre regimi, e a istituire un confronto, sono state necessariamente precedute dalle elaborazioni necessarie a ricostruire il regime naturale, quale si sarebbe avuto in assenza di ogni intervento umano, e quello semiregolato, quale si sarebbe avuto in assenza della traversa di Olginate (ma in presenza dei serbatoi alpini). I risultati delle elaborazioni sono esposti in cinque capitoli: quelli illustrati nel primo sono dovuti a Giuliana Malusardi, quelli illustrati nei quattro capitoli seguenti sono dovuti a Ugo Moisello, responsabile scientifico del lavoro nel suo complesso.
2003
Pubblicazioni del Consorzio dell'Adda
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