L’immobilizzazione di enzimi su supporto solido consente di ottenere biocatalizzatori insolubili facilmente recuperabili dall’ambiente di reazione, riutilizzabili e caratterizzati da maggiore stabilità. Per evitare approcci dispendiosi del tipo “trial and error” nella scelta del supporto e della tecnica di immobilizzazione, è fondamentale integrare le informazioni strutturali sulla proteina con le proprietà chimico-fisiche dei carrier utilizzati per l’immobilizzazione. L’importanza di questa strategia è stata confermata da tecniche di mutagenesi sito-specifica e di analisi LC-MS/MS utilizzate per determinare l’orientamento dell’enzima sul supporto, descrittivo del grado di accessibilità del sito attivo da parte dei substrati, e quindi dell’attività dell’enzima immobilizzato.
Immobilizzazione di enzimi e mutagenesi sito-specifica
SERRA, IMMACOLATA;TEMPORINI, CATERINA;UBIALI, DANIELA
2013-01-01
Abstract
L’immobilizzazione di enzimi su supporto solido consente di ottenere biocatalizzatori insolubili facilmente recuperabili dall’ambiente di reazione, riutilizzabili e caratterizzati da maggiore stabilità. Per evitare approcci dispendiosi del tipo “trial and error” nella scelta del supporto e della tecnica di immobilizzazione, è fondamentale integrare le informazioni strutturali sulla proteina con le proprietà chimico-fisiche dei carrier utilizzati per l’immobilizzazione. L’importanza di questa strategia è stata confermata da tecniche di mutagenesi sito-specifica e di analisi LC-MS/MS utilizzate per determinare l’orientamento dell’enzima sul supporto, descrittivo del grado di accessibilità del sito attivo da parte dei substrati, e quindi dell’attività dell’enzima immobilizzato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.