La rapida diffusione (in Italia) negli ultimi anni, della tecnologia solare ha prodotto, oltre ad indubbi vantaggi sotto il profilo energetico, una sorta di deformazione nella cultura ambientale. Tale deformazione consiste nell’approccio che parte dei progettisti ha adottato, occupandosi esclusivamente della funzionalità e della resa delle strutture di produzione energetica; ciò sta inducendo studiosi e cultori della materia ambientale a ri-considerare l’aspetto estetico e l’impatto dei dispositivi captanti sul paesaggio. Il presente contributo cerca di fornire spunti per ragionare sugli esempi sia di ciò che già esiste sia di ciò che, attualmente, è solo in progetto, allo scopo d’individuare elementi di equilibrio fra aspetto e funzione.

Usare senza sfruttare: il fotovoltaico e la città

CANDURA, ANNA ROSA
2013-01-01

Abstract

La rapida diffusione (in Italia) negli ultimi anni, della tecnologia solare ha prodotto, oltre ad indubbi vantaggi sotto il profilo energetico, una sorta di deformazione nella cultura ambientale. Tale deformazione consiste nell’approccio che parte dei progettisti ha adottato, occupandosi esclusivamente della funzionalità e della resa delle strutture di produzione energetica; ciò sta inducendo studiosi e cultori della materia ambientale a ri-considerare l’aspetto estetico e l’impatto dei dispositivi captanti sul paesaggio. Il presente contributo cerca di fornire spunti per ragionare sugli esempi sia di ciò che già esiste sia di ciò che, attualmente, è solo in progetto, allo scopo d’individuare elementi di equilibrio fra aspetto e funzione.
2013
9788889405253
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/843058
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