La consapevolezza del bisogno di uno stile di vita più sostenibile, che sta caratterizzando l’inizio del nuovo millennio, riporta al centro del dibattito sul progetto urbano il significato dello spazio aperto. Il sogno modernista del piano libero per il verde e per i veicoli e l’eccessiva fiducia nella tecnologia come strumento di controllo della vita e della trasformazione del territorio, lasciano oggi il passo a nuove visioni in cui l’uomo tende a recuperare un rapporto interrotto con il suolo e la natura. Attraverso l’analisi dei casi internazionali più significativi e lo studio dei nuovi progetti che preparano Milano all’Expo 2015, si propongono nuovi approcci progettuali che permettano all’uomo di rimpossessarsi del suolo della città e di raggiungere, attraverso la ricerca di una nuova forma dell’abitare contemporaneo, una nuova qualità urbana.
Nuove forme urbane per un uso non distruttivo del suolo
BERIZZI, CARLO
2012-01-01
Abstract
La consapevolezza del bisogno di uno stile di vita più sostenibile, che sta caratterizzando l’inizio del nuovo millennio, riporta al centro del dibattito sul progetto urbano il significato dello spazio aperto. Il sogno modernista del piano libero per il verde e per i veicoli e l’eccessiva fiducia nella tecnologia come strumento di controllo della vita e della trasformazione del territorio, lasciano oggi il passo a nuove visioni in cui l’uomo tende a recuperare un rapporto interrotto con il suolo e la natura. Attraverso l’analisi dei casi internazionali più significativi e lo studio dei nuovi progetti che preparano Milano all’Expo 2015, si propongono nuovi approcci progettuali che permettano all’uomo di rimpossessarsi del suolo della città e di raggiungere, attraverso la ricerca di una nuova forma dell’abitare contemporaneo, una nuova qualità urbana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.