La non limpida e problematica presentazione del mito di Tereo, Procne e Filomela in Verg. ecl. 6.78-81 potrebbe essere dovuta non solo a una dotta ricerca di ambiguitas da parte del poeta ma anche a un gioco umoristico sull’attendibilità del locutore: il Sileno ubriaco, il quale nel corso del suo canto commette non pochi errori, confonde e fonde insieme versioni diverse della medesima saga mitologica. La presenza in questi versi di comportamenti riferibili ora alla rondine ora all’usignolo va verosimilmente interpretata come un’allusione alle due differenti metamorfosi a cui andò incontro Filomela secondo la versione ‘greca’ e secondo la versione ‘latina’ del mito. Quest’ultima versione viene seguita da Virgilio anche nelle Georgiche.

Filomela e / o Procne? Virgilio e le ambiguità del mito nel canto del Sileno.

CANOBBIO, ALBERTO
2015-01-01

Abstract

La non limpida e problematica presentazione del mito di Tereo, Procne e Filomela in Verg. ecl. 6.78-81 potrebbe essere dovuta non solo a una dotta ricerca di ambiguitas da parte del poeta ma anche a un gioco umoristico sull’attendibilità del locutore: il Sileno ubriaco, il quale nel corso del suo canto commette non pochi errori, confonde e fonde insieme versioni diverse della medesima saga mitologica. La presenza in questi versi di comportamenti riferibili ora alla rondine ora all’usignolo va verosimilmente interpretata come un’allusione alle due differenti metamorfosi a cui andò incontro Filomela secondo la versione ‘greca’ e secondo la versione ‘latina’ del mito. Quest’ultima versione viene seguita da Virgilio anche nelle Georgiche.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/863034
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