In occasione del quarto centenario della morte di Machiavelli, in questo breve saggio Schmitt s'interroga sulle ragioni della sua perdurante fortuna, sia pure tra interpretazioni radicalmente differenti a seconda del mutare dei tempi e delle ideologie, dai teorici della ragion di stato agli apologeti del fascismo, a partire dallo stesso Mussolini. Il principale pregio del "Principe" consiste, secondo Schmitt, nel realismo politico, riassumibile nella formula: “le mie idee sarebbero cattive se gli uomini fossero buoni; ma gli uomini non lo sono”

Macchiavelli

COSPITO, GIUSEPPE
2014-01-01

Abstract

In occasione del quarto centenario della morte di Machiavelli, in questo breve saggio Schmitt s'interroga sulle ragioni della sua perdurante fortuna, sia pure tra interpretazioni radicalmente differenti a seconda del mutare dei tempi e delle ideologie, dai teorici della ragion di stato agli apologeti del fascismo, a partire dallo stesso Mussolini. Il principale pregio del "Principe" consiste, secondo Schmitt, nel realismo politico, riassumibile nella formula: “le mie idee sarebbero cattive se gli uomini fossero buoni; ma gli uomini non lo sono”
2014
Nugae
9788870189520
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