I prodotti italiani dell’abbigliamento, sebbene caratterizzati da valori medi unitari all’esportazione decisamente superiori alla media, esibiscono una domanda rigida sul mercato internazionale unita a una quota di mercato ancora considerevole. Per tale motivo investire in tale comparto risulta ancora profittevole, nonostante molti esperti invochino per i Paesi avanzati un cambiamento strutturale verso settori a più elevato contenuto di tecnologia. Da un punto di vista metodologico, elasticità di prezzo, valori medi unitari e quote di mercato, considerati insieme, appaiono indicatori appropriati per valutare la competitività dei beni prodotti nei mercati internazionali.
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Titolo: | Quale futuro per il Made in Italy? Un’analisi comparata sul settore abbigliamento |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2013 |
Rivista: | |
Abstract: | I prodotti italiani dell’abbigliamento, sebbene caratterizzati da valori medi unitari all’esportazione decisamente superiori alla media, esibiscono una domanda rigida sul mercato internazionale unita a una quota di mercato ancora considerevole. Per tale motivo investire in tale comparto risulta ancora profittevole, nonostante molti esperti invochino per i Paesi avanzati un cambiamento strutturale verso settori a più elevato contenuto di tecnologia. Da un punto di vista metodologico, elasticità di prezzo, valori medi unitari e quote di mercato, considerati insieme, appaiono indicatori appropriati per valutare la competitività dei beni prodotti nei mercati internazionali. |
Handle: | http://hdl.handle.net/11571/979839 |
Appare nelle tipologie: | 1.1 Articolo in rivista |