Il saggio ricostruisce l’opposizione dei municipi contro l’omnibus finanziario varato da Quintino Sella nel 1870. Mantenendo la protesta all’interno del sistema di potere vigente, di cui implicitamente si accettava la gerarchia dei ruoli istituzionali, numerosi comuni inviarono al parlamento petizioni in nome collettivo. La presentazione di una petizione costituiva, infatti, un gesto simbolico di fedeltà alle istituzioni e consentiva di confinare la contestazione al progetto di legge governativo nell’ambito di un rapporto fiduciario tra centro e periferia. Sulla dinamica dei rapporti fra le istituzioni e sullo sviluppo delle relazioni tra centro e periferie si incentra il saggio, che attraverso il caso in esame contribuisce inoltre a studiare le petizioni, a sondarne l’efficacia e a verificare gli effetti prodotti dalla loro presentazione.
Le petizioni in nome collettivo: i comuni contro l’«omnibus» finanziario di Sella
COLOMBO, ELISABETTA
2014-01-01
Abstract
Il saggio ricostruisce l’opposizione dei municipi contro l’omnibus finanziario varato da Quintino Sella nel 1870. Mantenendo la protesta all’interno del sistema di potere vigente, di cui implicitamente si accettava la gerarchia dei ruoli istituzionali, numerosi comuni inviarono al parlamento petizioni in nome collettivo. La presentazione di una petizione costituiva, infatti, un gesto simbolico di fedeltà alle istituzioni e consentiva di confinare la contestazione al progetto di legge governativo nell’ambito di un rapporto fiduciario tra centro e periferia. Sulla dinamica dei rapporti fra le istituzioni e sullo sviluppo delle relazioni tra centro e periferie si incentra il saggio, che attraverso il caso in esame contribuisce inoltre a studiare le petizioni, a sondarne l’efficacia e a verificare gli effetti prodotti dalla loro presentazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.