La ricerca di sempre maggiori livelli di produttività deriva, linea generale, dalla naturale tendenza dell’uomo di massimizzare l’efficienza dal lavoro che, per definizione, rappresenta un’attività necessaria ma «spiacevole», faticosa, da minimizzare. È immediato rilevare come agli albori della «civiltà», e ancora oggi, nelle economie non evolute, l’attività di consumo sia unita a quella di produzione; la produzione è auto produ-zione o produzione finalizzata per il consumo. Poiché la produzione richiede lavoro, e il lavoro è oltremodo penoso, l’uomo produce so-lamente i beni dei quali sente il bisogno e nella quantità e qualità appena necessaria per il consumo. Inizia ben presto, però, la ricerca di mezzi e innovazioni per aumentare la produttività, cioè l’efficienza del lavoro, espressa dal rapporto tra volumi e qualità di beni ottenuti o con-sumati e fatica per ottenerli o consumarli. In tale ricerca, gli uomini lavoratori si sono ben presto accorti che risulta più efficiente – quindi più conveniente – specializzarsi nella produzione di qualche bene – ottenendone una quantità maggiore di quella strettamente necessaria per il consumo dello stesso produttore – e procurarsi altri beni tramite lo scambio.

La produttività. Il motore del progresso nelle aziende di produzione

MELLA, PIERO
2014-01-01

Abstract

La ricerca di sempre maggiori livelli di produttività deriva, linea generale, dalla naturale tendenza dell’uomo di massimizzare l’efficienza dal lavoro che, per definizione, rappresenta un’attività necessaria ma «spiacevole», faticosa, da minimizzare. È immediato rilevare come agli albori della «civiltà», e ancora oggi, nelle economie non evolute, l’attività di consumo sia unita a quella di produzione; la produzione è auto produ-zione o produzione finalizzata per il consumo. Poiché la produzione richiede lavoro, e il lavoro è oltremodo penoso, l’uomo produce so-lamente i beni dei quali sente il bisogno e nella quantità e qualità appena necessaria per il consumo. Inizia ben presto, però, la ricerca di mezzi e innovazioni per aumentare la produttività, cioè l’efficienza del lavoro, espressa dal rapporto tra volumi e qualità di beni ottenuti o con-sumati e fatica per ottenerli o consumarli. In tale ricerca, gli uomini lavoratori si sono ben presto accorti che risulta più efficiente – quindi più conveniente – specializzarsi nella produzione di qualche bene – ottenendone una quantità maggiore di quella strettamente necessaria per il consumo dello stesso produttore – e procurarsi altri beni tramite lo scambio.
2014
9788823851252
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/987644
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