OBIETTIVO: Valutare l’utilità dell’invio di immagini nei casi di sospetta o accertata intossicazione da vegetali al fine di permettere l’impostazione del corretto iter diagnostico-terapeutico e di identificare le caratteristiche che l'immagine deve avere per il riconoscimento botanico. METODI: Sono stati analizzati retrospettivamente (2007-2011) tutti i casi di intossicazione sospetta o accertata da vegetali gestiti dal Centro Antiveleni di Pavia (CAV) per cui è stata inviata un’immagine dal medico di pronto soccorso o da familiari del paziente, ottenuta da telefono cellulare o fotocamera. Le immagini sono state valutate successivamente trasmesse ad un esperto botanico. Sono stati considerati i dati inerenti a vegetali coinvolti, tipo e qualità dell’immagine e manifestazioni cliniche. RISULTATI: Nel periodo considerato il CAV è stato contattato per 1.050 casi di intossicazione sospetta o accertata da vegetali. In 105 casi (10%) il vegetale coinvolto non è stato identificato all’accesso in pronto soccorso e per 45 di questi (43%) è stata inviata un'immagine al CAV. Queste sono state trasmesse via mail all’esperto botanico per la valutazione. L'immagine ha consentito il riconoscimento da parte del botanico in 28 casi (62%). In 9 di questi (32%) è stata riconosciuta una pianta non tossica: questo dato avrebbe permesso la dimissione immediata del paziente. In 17 casi (38%), l'individuazione della pianta non è stata possibile a causa della mancanza di dettagli utili per il riconoscimento (8 casi), scarsa qualità dell'immagine (7 casi) e informazioni insufficienti sulle caratteristiche della pianta (2 casi). Sulla base di queste criticità e con l’aiuto del botanico è stata sviluppata una procedura per ottimizzare l’invio dell’immagine (dettagli della pianta, taglio di bacche e bulbi, tipo di sfondo). CONCLUSIONI: Lo studio ha dimostrato la potenziale utilità degli strumenti di telemedicina per il riconoscimento botanico nella gestione delle intossicazioni da vegetali e ha permesso di ottimizzare le procedure di trasmissione delle immagini allo scopo di rendere tempestivi e corretti la diagnosi e il trattamento di questi casi.

Identificazione botanica mediante l’invio di immagini nelle intossicazioni da vegetali: un’esperienza di telemedicina.

BRACCO, FRANCESCO;
2014-01-01

Abstract

OBIETTIVO: Valutare l’utilità dell’invio di immagini nei casi di sospetta o accertata intossicazione da vegetali al fine di permettere l’impostazione del corretto iter diagnostico-terapeutico e di identificare le caratteristiche che l'immagine deve avere per il riconoscimento botanico. METODI: Sono stati analizzati retrospettivamente (2007-2011) tutti i casi di intossicazione sospetta o accertata da vegetali gestiti dal Centro Antiveleni di Pavia (CAV) per cui è stata inviata un’immagine dal medico di pronto soccorso o da familiari del paziente, ottenuta da telefono cellulare o fotocamera. Le immagini sono state valutate successivamente trasmesse ad un esperto botanico. Sono stati considerati i dati inerenti a vegetali coinvolti, tipo e qualità dell’immagine e manifestazioni cliniche. RISULTATI: Nel periodo considerato il CAV è stato contattato per 1.050 casi di intossicazione sospetta o accertata da vegetali. In 105 casi (10%) il vegetale coinvolto non è stato identificato all’accesso in pronto soccorso e per 45 di questi (43%) è stata inviata un'immagine al CAV. Queste sono state trasmesse via mail all’esperto botanico per la valutazione. L'immagine ha consentito il riconoscimento da parte del botanico in 28 casi (62%). In 9 di questi (32%) è stata riconosciuta una pianta non tossica: questo dato avrebbe permesso la dimissione immediata del paziente. In 17 casi (38%), l'individuazione della pianta non è stata possibile a causa della mancanza di dettagli utili per il riconoscimento (8 casi), scarsa qualità dell'immagine (7 casi) e informazioni insufficienti sulle caratteristiche della pianta (2 casi). Sulla base di queste criticità e con l’aiuto del botanico è stata sviluppata una procedura per ottimizzare l’invio dell’immagine (dettagli della pianta, taglio di bacche e bulbi, tipo di sfondo). CONCLUSIONI: Lo studio ha dimostrato la potenziale utilità degli strumenti di telemedicina per il riconoscimento botanico nella gestione delle intossicazioni da vegetali e ha permesso di ottimizzare le procedure di trasmissione delle immagini allo scopo di rendere tempestivi e corretti la diagnosi e il trattamento di questi casi.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/1000185
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