Nel corso dell'800 e del '900, prima dell'affermarsi di una logica di relativismo culturale, la classificazione dei colori e la segmentazione del continuum cromatico del greco antico e del latino, profondamente diverse da quelle della maggioranza delle lingue moderne, sono state spesso interpretate, secondo un pregiudizio di stampo evoluzionistico, come frutto di un deficit visivo o di linguaggio. Ancor prima, però, dello sviluppo di questo dibattito culturale si attesta la posizione di un autore come Goethe che coglie, invece, in questa diversità una ricchezza. Tale posizione di apparente relativismo, a un'analisi più approfondita, rivela invece una strumentalizzazione del materiale antico da parte di un autore che, anche a costo di forzarne le linee, cerca di trovarvi conferma alle proprie teorie cromatiche elaborate in opposizione a quelle newtoniane.
I colori nell'antichità classica: lessico e teorie. Suggestioni da Goethe.
BONADEO, ALESSIA
2016-01-01
Abstract
Nel corso dell'800 e del '900, prima dell'affermarsi di una logica di relativismo culturale, la classificazione dei colori e la segmentazione del continuum cromatico del greco antico e del latino, profondamente diverse da quelle della maggioranza delle lingue moderne, sono state spesso interpretate, secondo un pregiudizio di stampo evoluzionistico, come frutto di un deficit visivo o di linguaggio. Ancor prima, però, dello sviluppo di questo dibattito culturale si attesta la posizione di un autore come Goethe che coglie, invece, in questa diversità una ricchezza. Tale posizione di apparente relativismo, a un'analisi più approfondita, rivela invece una strumentalizzazione del materiale antico da parte di un autore che, anche a costo di forzarne le linee, cerca di trovarvi conferma alle proprie teorie cromatiche elaborate in opposizione a quelle newtoniane.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.