Il Civico Museo GeoPaleontologico “Ardito Desio” di Rocca di Cave (Roma) è situato sui Monti Prenestini meridionali e le sue collezioni geopaleontologiche sono fortemente legate al territorio. L’area di Rocca di Cave è infatti di notevole interesse dal punto di vista paleoambientale e paleogeografico, in quanto rappresenta la porzione più occidentale di Cretacico Superiore in facies laziale-abruzzese. Più in particolare, questo settore costituiva il margine della piattaforma carbonatica nell’intervallo Cenomaniano-Santoniano, le cui scogliere fossili erano caratterizzate dalla peculiare associazione con bivalvi dominanti (rudiste ed altri), gasteropodi, esacoralli, poriferi e rari echinidi. In prossimità dell’abitato di Rocca di Cave, nei livelli riferiti al Cenomaniano (Carbone et al., 1971), è stato rinvenuto un esemplare di Neithea zitteli (Pirona, 1884), specie prima d’ora mai segnalata in letteratura in Italia centrale, attualmente conservato presso il Museo “Ardito Desio”. Neithea zitteli è un bivalve della famiglia Pectinidae istituito da Giulio Andrea Pirona nei terreni cretacici del Friuli ed inizialmente riferito dall’Autore ad un diverso genere, Janira. N. zitteli è una forma frequente nei depositi cretacici dell’Italia nord-orientale: è una specie caratterizzata da una forma trigona, allungata, di dimensioni notevoli, fortemente inequivalve, con angolo apicale di circa 65°. La valva destra è piuttosto grande (poco meno di 10 cm) e molto convessa, con umbone molto spesso ed incurvato, mentre la sinistra è più piccola, meno convessa, quasi appiattita, con un margine depresso, un valore del rapporto lunghezza/larghezza circa pari ad 1 ed umbone piano e liscio. La superficie esterna è solcata da 6 coste maggiori, negli intervalli delle quali vi sono 2 o 3 coste secondarie, tondeggianti. Come si può osservare nella tavola iconografica in Pirona (1884), questa è anche caratterizzata da una certa variabilità morfologica intraspecifica in entrambe le valve. Le biofacies caratteristica di N. zitteli e la sua morfologia molto robusta testimoniano un ambiente di vita marino caratterizzato da alta energia del moto ondoso, come quello di avanscogliera (Dhondt e Dieni, 1992). Per quanto riguarda la distribuzione paleogeografica e cronostratigrafica, N. zitteli era stata finora segnalata nel Cenomaniano dell’Italia nord-orientale e della Slovenia occidentale, ed il reperto rinvenuto nei livelli cenomaniani di Rocca di Cave permette quindi di estendere la sua distribuzione anche all’Appennino centrale.

NEITHEA ZITTELI (PIRONA, 1884): PRIMA SEGNALAZIONE IN APPENNINO CENTRALE

AMADORI, CHIARA
2011-01-01

Abstract

Il Civico Museo GeoPaleontologico “Ardito Desio” di Rocca di Cave (Roma) è situato sui Monti Prenestini meridionali e le sue collezioni geopaleontologiche sono fortemente legate al territorio. L’area di Rocca di Cave è infatti di notevole interesse dal punto di vista paleoambientale e paleogeografico, in quanto rappresenta la porzione più occidentale di Cretacico Superiore in facies laziale-abruzzese. Più in particolare, questo settore costituiva il margine della piattaforma carbonatica nell’intervallo Cenomaniano-Santoniano, le cui scogliere fossili erano caratterizzate dalla peculiare associazione con bivalvi dominanti (rudiste ed altri), gasteropodi, esacoralli, poriferi e rari echinidi. In prossimità dell’abitato di Rocca di Cave, nei livelli riferiti al Cenomaniano (Carbone et al., 1971), è stato rinvenuto un esemplare di Neithea zitteli (Pirona, 1884), specie prima d’ora mai segnalata in letteratura in Italia centrale, attualmente conservato presso il Museo “Ardito Desio”. Neithea zitteli è un bivalve della famiglia Pectinidae istituito da Giulio Andrea Pirona nei terreni cretacici del Friuli ed inizialmente riferito dall’Autore ad un diverso genere, Janira. N. zitteli è una forma frequente nei depositi cretacici dell’Italia nord-orientale: è una specie caratterizzata da una forma trigona, allungata, di dimensioni notevoli, fortemente inequivalve, con angolo apicale di circa 65°. La valva destra è piuttosto grande (poco meno di 10 cm) e molto convessa, con umbone molto spesso ed incurvato, mentre la sinistra è più piccola, meno convessa, quasi appiattita, con un margine depresso, un valore del rapporto lunghezza/larghezza circa pari ad 1 ed umbone piano e liscio. La superficie esterna è solcata da 6 coste maggiori, negli intervalli delle quali vi sono 2 o 3 coste secondarie, tondeggianti. Come si può osservare nella tavola iconografica in Pirona (1884), questa è anche caratterizzata da una certa variabilità morfologica intraspecifica in entrambe le valve. Le biofacies caratteristica di N. zitteli e la sua morfologia molto robusta testimoniano un ambiente di vita marino caratterizzato da alta energia del moto ondoso, come quello di avanscogliera (Dhondt e Dieni, 1992). Per quanto riguarda la distribuzione paleogeografica e cronostratigrafica, N. zitteli era stata finora segnalata nel Cenomaniano dell’Italia nord-orientale e della Slovenia occidentale, ed il reperto rinvenuto nei livelli cenomaniani di Rocca di Cave permette quindi di estendere la sua distribuzione anche all’Appennino centrale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/1122987
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