Obiettivi La disabilità lavorativa è diventata nelle ultime decadi un considerevole problema socio-economico. Essa coinvolge con maggior frequenza l’apparato locomotore, con necessità di un’analisi in vista del reinserimento lavorativo del soggetto. Al centro di tale analisi bisogna porre non la limitazione funzionale e/o la menomazione, bensì la funzionalità residua specifica, ovvero le potenzialità del lavoratore nel rispetto delle limitazioni individuali. La Functional Capacity Evaluation (FCE) è un metodo per descrivere potenzialità e limitazioni misurando le capacità soggettive nell’esecuzione di compiti necessari alla vita quotidiana e all’attività lavorativa. Il presente lavoro si propone di definire mini core-set in chiave ICF (International Classification of Functioning, Disability and Health) specifici per distretto corporeo e tipologia di lavoro svolto. Tali core-set hanno lo scopo di ottenere una valutazione rapida e mirata, ma esaustiva, del profilo di funzionamento del lavoratore offrendo così al Medico Competente una valutazione delle capacità lavorative residue specifiche che possa agevolare il reinserimento lavorativo mirato. Materiali e Metodi Studio sperimentale in cui sono state arruolate vittime di infortuni osteoarticolari, tutte valutate dal Medico del Lavoro e dal Fisiatra. L’analisi dei pazienti è avvenuta tramite somministrazione della Scheda ICF di valutazione delle capacità funzionali lavorative, con 28 item che rappresentano le diverse capacità motorie necessarie alla ripresa lavorativa, e tramite l’esecuzione di test strumentali. Dalle schede ICF sono stati quindi estrapolati i mini core-set. Le attività professionali sono state suddivise in due categorie e le sedi anatomiche interessate sono state raggruppate in sei distretti corporei. Risultati Nel periodo da dicembre 2010 a ottobre 2014 sono stati arruolati 187 pazienti: 112 maschi e 75 femmine, tutti in età lavorativa (media: 43,9 ± 12,2 anni); 152 soggetti svolgevano attività non sedentaria, 35 soggetti svolgevano un’attività sedentaria. Distretto corporeo interessato: 18% rachide cervicale, 10% rachide dorso-lombare, 15% spalla e/o gomito, 22% polso e/o mano, 11% anca e/o ginocchio, 24% caviglia e/o piede. A partire dalla scheda di valutazione del gesto lavorativo sono stati definiti 6 mini core-set relativi ai principali distretti corporei lesi. Per ciascun distretto corporeo è stata fatta un’ulteriore stratificazione in base alla tipologia di attività lavorativa svolta, dividendola in sedentaria o non sedentaria, ottenendo così un totale di 12 mini core-set. Conclusioni I mini core set appaiono pratici e sufficientemente chiari, fornendo informazioni specifiche per ogni lavoratore, in relazione sia al distretto corporeo leso, sia alla tipologia di abilità lavorative richieste (attività sedentaria o meno). I dati provenienti dai test strumentali completano il quadro della valutazione delle capacità funzionali residue. Tali informazioni sono utili al Medico Competente nel formulare il giudizio di idoneità al rientro all’attività lavorativa, pur rimanendo indubbia l’utilità del set di indagine completo in caso di valutazioni di secondo livello o per rientro al lavoro in mansioni specifiche.
Reinserimento dell’infortunato sul lavoro attraverso lo sviluppo di mini core set
SALI, ELEONORA;BRUNO, VALERIA;BERETTA, CAROLINA;CANDURA, STEFANO;
2015-01-01
Abstract
Obiettivi La disabilità lavorativa è diventata nelle ultime decadi un considerevole problema socio-economico. Essa coinvolge con maggior frequenza l’apparato locomotore, con necessità di un’analisi in vista del reinserimento lavorativo del soggetto. Al centro di tale analisi bisogna porre non la limitazione funzionale e/o la menomazione, bensì la funzionalità residua specifica, ovvero le potenzialità del lavoratore nel rispetto delle limitazioni individuali. La Functional Capacity Evaluation (FCE) è un metodo per descrivere potenzialità e limitazioni misurando le capacità soggettive nell’esecuzione di compiti necessari alla vita quotidiana e all’attività lavorativa. Il presente lavoro si propone di definire mini core-set in chiave ICF (International Classification of Functioning, Disability and Health) specifici per distretto corporeo e tipologia di lavoro svolto. Tali core-set hanno lo scopo di ottenere una valutazione rapida e mirata, ma esaustiva, del profilo di funzionamento del lavoratore offrendo così al Medico Competente una valutazione delle capacità lavorative residue specifiche che possa agevolare il reinserimento lavorativo mirato. Materiali e Metodi Studio sperimentale in cui sono state arruolate vittime di infortuni osteoarticolari, tutte valutate dal Medico del Lavoro e dal Fisiatra. L’analisi dei pazienti è avvenuta tramite somministrazione della Scheda ICF di valutazione delle capacità funzionali lavorative, con 28 item che rappresentano le diverse capacità motorie necessarie alla ripresa lavorativa, e tramite l’esecuzione di test strumentali. Dalle schede ICF sono stati quindi estrapolati i mini core-set. Le attività professionali sono state suddivise in due categorie e le sedi anatomiche interessate sono state raggruppate in sei distretti corporei. Risultati Nel periodo da dicembre 2010 a ottobre 2014 sono stati arruolati 187 pazienti: 112 maschi e 75 femmine, tutti in età lavorativa (media: 43,9 ± 12,2 anni); 152 soggetti svolgevano attività non sedentaria, 35 soggetti svolgevano un’attività sedentaria. Distretto corporeo interessato: 18% rachide cervicale, 10% rachide dorso-lombare, 15% spalla e/o gomito, 22% polso e/o mano, 11% anca e/o ginocchio, 24% caviglia e/o piede. A partire dalla scheda di valutazione del gesto lavorativo sono stati definiti 6 mini core-set relativi ai principali distretti corporei lesi. Per ciascun distretto corporeo è stata fatta un’ulteriore stratificazione in base alla tipologia di attività lavorativa svolta, dividendola in sedentaria o non sedentaria, ottenendo così un totale di 12 mini core-set. Conclusioni I mini core set appaiono pratici e sufficientemente chiari, fornendo informazioni specifiche per ogni lavoratore, in relazione sia al distretto corporeo leso, sia alla tipologia di abilità lavorative richieste (attività sedentaria o meno). I dati provenienti dai test strumentali completano il quadro della valutazione delle capacità funzionali residue. Tali informazioni sono utili al Medico Competente nel formulare il giudizio di idoneità al rientro all’attività lavorativa, pur rimanendo indubbia l’utilità del set di indagine completo in caso di valutazioni di secondo livello o per rientro al lavoro in mansioni specifiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.