Negli uccelli i riproduttori tardivi depongono, in genere, un numero di uova inferiore rispetto ai precoci. Le cause possono essere ambientali (es. modificazioni stagionali della disponibilità trofica), fisiologiche (es. ritardo della nidificazione di individui in condizioni non ottimali), o genetiche. A questo proposito, secondo l’ipotesi della programmazione genetica (Blondel et al., 1990), la “scelta” di riprodursi in un preciso momento rispetto ad un certo arco temporale risulta, almeno in parte, geneticamente determinata e può portare al differenziamento genetico di due o più gruppi riproduttivi che vivono in condizioni di simpatria. Se i caratteri che influenzano l’accoppiamento sono geneticamente determinati, verrà meno la condizione di random mating e la specie potrà strutturarsi in popolazioni geneticamente diverse anche in areali di ridotte dimensioni. I gheppi (Falco tinnunculus) nidificanti in provincia di Parma depongono le uova lungo un arco temporale che va da marzo a maggio. Gli individui precoci depongono un numero di uova superiore (6-5) rispetto ai tardivi (4). In assenza di informazioni a priori sulla struttura genetica della popolazione in esame, l’esistenza di un accoppiamento assortativo tempo-dipendente è stata testata mediante la stima dell’isolamento genetico tra i due gruppi riproduttivi, effettuata impiegando dati di variabilità a livello di DNA ottenuti con analisi RAPD (Random Amplified Polymorphic DNAs). Inoltre, è stata testata l’associazione tra la data di deposizione e parametri riproduttivi e morfometrici degli individui. Dati preliminari rivelano un differenziamento genetico tra individui che si riproducono agli estremi della stagione riproduttiva, avvalorato dalle analisi dei dati raccolti sul campo, che evidenziano un vantaggio riproduttivo anche per le coppie tardive. Ciò suggerisce l’esistenza di due strategie alternative ugualmente vantaggiose che possono indurre processi di evoluzione divergente favorendo il differenziamento di due sottopopolazioni distinte.

DIFFERENZIAMENTO GENETICO E FENOLOGIA RIPRODUTTIVA IN UNA POPOLAZIONE DI GHEPPIO Falco tinnunculus

ADRIANA BELLATI;
2008-01-01

Abstract

Negli uccelli i riproduttori tardivi depongono, in genere, un numero di uova inferiore rispetto ai precoci. Le cause possono essere ambientali (es. modificazioni stagionali della disponibilità trofica), fisiologiche (es. ritardo della nidificazione di individui in condizioni non ottimali), o genetiche. A questo proposito, secondo l’ipotesi della programmazione genetica (Blondel et al., 1990), la “scelta” di riprodursi in un preciso momento rispetto ad un certo arco temporale risulta, almeno in parte, geneticamente determinata e può portare al differenziamento genetico di due o più gruppi riproduttivi che vivono in condizioni di simpatria. Se i caratteri che influenzano l’accoppiamento sono geneticamente determinati, verrà meno la condizione di random mating e la specie potrà strutturarsi in popolazioni geneticamente diverse anche in areali di ridotte dimensioni. I gheppi (Falco tinnunculus) nidificanti in provincia di Parma depongono le uova lungo un arco temporale che va da marzo a maggio. Gli individui precoci depongono un numero di uova superiore (6-5) rispetto ai tardivi (4). In assenza di informazioni a priori sulla struttura genetica della popolazione in esame, l’esistenza di un accoppiamento assortativo tempo-dipendente è stata testata mediante la stima dell’isolamento genetico tra i due gruppi riproduttivi, effettuata impiegando dati di variabilità a livello di DNA ottenuti con analisi RAPD (Random Amplified Polymorphic DNAs). Inoltre, è stata testata l’associazione tra la data di deposizione e parametri riproduttivi e morfometrici degli individui. Dati preliminari rivelano un differenziamento genetico tra individui che si riproducono agli estremi della stagione riproduttiva, avvalorato dalle analisi dei dati raccolti sul campo, che evidenziano un vantaggio riproduttivo anche per le coppie tardive. Ciò suggerisce l’esistenza di due strategie alternative ugualmente vantaggiose che possono indurre processi di evoluzione divergente favorendo il differenziamento di due sottopopolazioni distinte.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/1213306
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