I disturbi muscoloscheletrici sono tra i problemi più frequenti tra gli operatori sanitari. Essi interessano soprattutto il tratto lombare, cervicale e l’arto superiore. La loro eziologia è multifattoriale e, in ambito lavorativo, correlata a sovraccarico biomeccanico. Obiettivi dello studio: valutare la correlazione delle limitazioni e prescrizioni con la movimentazione manuale tra gli operatori sanitari esposti a fattori di rischio biomeccanici presso il Presidio Ospedaliero di Sondrio nell’anno 2016.Sono stati esaminati i giudizi di idoneità parziale degli operatori sanitari esposti alla movimentazione manuale di carichi e pazienti. È stata valutata la correlazione delle eventuali limitazioni e prescrizioni con la movimentazione manuale, esaminando le cartelle sanitarie e di rischio dei lavoratori con tali indicazioni e determinando tra essi la prevalenza di patologie muscoloscheletriche, diagnosticate strumentalmente. Sono state valutate le mansioni svolte da questi ultimi ed è stata valutata un’eventuale associazione con il rischio biomeccanico dei reparti. Il campione esaminato comprende 667 lavoratori. L’83,51% di essi sono risultati idonei, il 16,34% idonei con limitazioni e prescrizioni, un solo caso non idoneo. Il 79,82% delle idoneità parziali erano correlate alla movimentazione manuale. Tra le idoneità parziali per altri fattori di rischio, quelle con limitazioni al lavoro notturno sono risultate le più frequenti. Le idoneità parziali per la movimentazione manuale dei carichi erano legate alla presenza di patologie muscoloscheletriche nell’87,36% dei casi. Il tratto lombo-sacrale era interessato più frequentemente, seguito dai disturbi del tratto cervicale e della spalla. Le idoneità parziali per la movimentazione manuale hanno interessato soprattutto il personale infermieristico. Interessati anche le altre attività di supporto all’assistenza. Non si è osservata una correlazione con il reparto di appartenenza. Il lavoro conferma quanto già rilevato in altri studi nazionali e internazionali: i lavoratori interessati da patologie muscoloscheletriche sono risultati soprattutto tra il personale infermieristico; frequenti anche tra operatori socio sanitari, operatori tecnici addetti all’assistenza e personale ausiliario. Interessati soprattutto il rachide lombo-sacrale e il sesso femminile. L’assenza di una correlazione con il reparto d’appartenenza indica come spesso si ricorra a ricollocare il personale con questi disturbi presso reparti con un rischio biomeccanico più basso.
Movimentazione manuale e disturbi muscoloscheletrici negli operatori sanitari dell’ospedale di Sondrio
Matteo PetraccaWriting – Original Draft Preparation
;Stefano M. CanduraWriting – Review & Editing
2017-01-01
Abstract
I disturbi muscoloscheletrici sono tra i problemi più frequenti tra gli operatori sanitari. Essi interessano soprattutto il tratto lombare, cervicale e l’arto superiore. La loro eziologia è multifattoriale e, in ambito lavorativo, correlata a sovraccarico biomeccanico. Obiettivi dello studio: valutare la correlazione delle limitazioni e prescrizioni con la movimentazione manuale tra gli operatori sanitari esposti a fattori di rischio biomeccanici presso il Presidio Ospedaliero di Sondrio nell’anno 2016.Sono stati esaminati i giudizi di idoneità parziale degli operatori sanitari esposti alla movimentazione manuale di carichi e pazienti. È stata valutata la correlazione delle eventuali limitazioni e prescrizioni con la movimentazione manuale, esaminando le cartelle sanitarie e di rischio dei lavoratori con tali indicazioni e determinando tra essi la prevalenza di patologie muscoloscheletriche, diagnosticate strumentalmente. Sono state valutate le mansioni svolte da questi ultimi ed è stata valutata un’eventuale associazione con il rischio biomeccanico dei reparti. Il campione esaminato comprende 667 lavoratori. L’83,51% di essi sono risultati idonei, il 16,34% idonei con limitazioni e prescrizioni, un solo caso non idoneo. Il 79,82% delle idoneità parziali erano correlate alla movimentazione manuale. Tra le idoneità parziali per altri fattori di rischio, quelle con limitazioni al lavoro notturno sono risultate le più frequenti. Le idoneità parziali per la movimentazione manuale dei carichi erano legate alla presenza di patologie muscoloscheletriche nell’87,36% dei casi. Il tratto lombo-sacrale era interessato più frequentemente, seguito dai disturbi del tratto cervicale e della spalla. Le idoneità parziali per la movimentazione manuale hanno interessato soprattutto il personale infermieristico. Interessati anche le altre attività di supporto all’assistenza. Non si è osservata una correlazione con il reparto di appartenenza. Il lavoro conferma quanto già rilevato in altri studi nazionali e internazionali: i lavoratori interessati da patologie muscoloscheletriche sono risultati soprattutto tra il personale infermieristico; frequenti anche tra operatori socio sanitari, operatori tecnici addetti all’assistenza e personale ausiliario. Interessati soprattutto il rachide lombo-sacrale e il sesso femminile. L’assenza di una correlazione con il reparto d’appartenenza indica come spesso si ricorra a ricollocare il personale con questi disturbi presso reparti con un rischio biomeccanico più basso.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.