Il libro, promosso dal Comitato UNICEF di Cremona in occasione del trentesimo anniversario della Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, analizza e offre al lettore alcune delle più suggestive rappresentazioni del bambino cremonese dal primo Ottocento a oggi. Come in una sorta di lunario d'altri tempi, le pagine si raccolgono attorno a dodici immagini, una per ogni mese dell'anno, a loro volta evocatrici di storie centrate ciascuna su una particolare "visione" d'infanzia, chiave interpretativa per comprendere le trasformazioni di Cremona, la sua cultura, le sue credenze e i suoi atteggiamenti verso il futuro, negli ultimi due secoli. I capitoli, ordinati cronologicamente, tracciano pertanto un possibile racconto delle percezioni che, all'ombra del Torrazzo e poco oltre, il mondo adulto ha avuto della prima età, mettendo in connessione il microcosmo locale con quel "sentimento" dell'infanzia, per la cui definizione siamo ancor oggi debitori a Philippe Ariès. Rispondendo alle istanze più recenti della public history, anche mediante un accurato uso dell'iconografia, l'intento è quello di fare storia dell'infanzia in un contesto circoscritto e di diffonderne i risultati a un più vasto pubblico, conciliando l'aspetto divulgativo con il rigore della ricerca scientifica, la riflessione teorica con lo scavo archivistico. Ne emerge l'illustrazione di un impegno particolare della città a favore dei suoi abitanti più piccoli e non solo, come pure, non ultimo, il riconoscimento del reciproco rapporto esistente tra infanzia e territorio.

Bambini per un anno. Immagini d'infanzia a Cremona fra Ottocento e Novecento

Matteo Morandi
2019-01-01

Abstract

Il libro, promosso dal Comitato UNICEF di Cremona in occasione del trentesimo anniversario della Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, analizza e offre al lettore alcune delle più suggestive rappresentazioni del bambino cremonese dal primo Ottocento a oggi. Come in una sorta di lunario d'altri tempi, le pagine si raccolgono attorno a dodici immagini, una per ogni mese dell'anno, a loro volta evocatrici di storie centrate ciascuna su una particolare "visione" d'infanzia, chiave interpretativa per comprendere le trasformazioni di Cremona, la sua cultura, le sue credenze e i suoi atteggiamenti verso il futuro, negli ultimi due secoli. I capitoli, ordinati cronologicamente, tracciano pertanto un possibile racconto delle percezioni che, all'ombra del Torrazzo e poco oltre, il mondo adulto ha avuto della prima età, mettendo in connessione il microcosmo locale con quel "sentimento" dell'infanzia, per la cui definizione siamo ancor oggi debitori a Philippe Ariès. Rispondendo alle istanze più recenti della public history, anche mediante un accurato uso dell'iconografia, l'intento è quello di fare storia dell'infanzia in un contesto circoscritto e di diffonderne i risultati a un più vasto pubblico, conciliando l'aspetto divulgativo con il rigore della ricerca scientifica, la riflessione teorica con lo scavo archivistico. Ne emerge l'illustrazione di un impegno particolare della città a favore dei suoi abitanti più piccoli e non solo, come pure, non ultimo, il riconoscimento del reciproco rapporto esistente tra infanzia e territorio.
2019
978-88-31949-54-5
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