L’architettura è la più alta espressione culturale dell’uomo, non ne descrive soltanto la capacità di vivere un luogo, ma esplicita ogni espressione culturale definendo l’identità e rappresentato chi vi abita. La perdita dell’architettura storica comporta la perdita di un’identità culturale di un frammento della nostra civiltà. La perdita di tale frammento ci limita nella consapevolezza di una miglior capacità progettuale del futuro. Per permettere dunque ai monumenti, alle tecnologie che li caratterizzano, alle vicende storiche che li hanno prodotti, alle persone che ne hanno elaborato ogni dettaglio, struttura e decori, di sopravvivere, l’insieme di queste informazioni diventa un organismo digitale, una banca dati che può prolungarne la vita proiettando il monumento e il paesaggio ad esso connesso nel futuro.
La solitudine delle chiese russe nella regione dell’Upper Kama. Un immenso eremo e un paesaggio culturale al confine dell’Europa.
sandro parrinello
2020-01-01
Abstract
L’architettura è la più alta espressione culturale dell’uomo, non ne descrive soltanto la capacità di vivere un luogo, ma esplicita ogni espressione culturale definendo l’identità e rappresentato chi vi abita. La perdita dell’architettura storica comporta la perdita di un’identità culturale di un frammento della nostra civiltà. La perdita di tale frammento ci limita nella consapevolezza di una miglior capacità progettuale del futuro. Per permettere dunque ai monumenti, alle tecnologie che li caratterizzano, alle vicende storiche che li hanno prodotti, alle persone che ne hanno elaborato ogni dettaglio, struttura e decori, di sopravvivere, l’insieme di queste informazioni diventa un organismo digitale, una banca dati che può prolungarne la vita proiettando il monumento e il paesaggio ad esso connesso nel futuro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.