Se l'edizione milanese della «Storia delle arti del disegno» del 1779 è accolta da Pietro Verri in modo critico, è probabile un interesse dell'opera già all'altezza dell'Accademia dei Pugni, proprio in quanto manifestazione di uno studio erudito «giudizioso». È dunque possibile analizzare la presenza di una «funzione Winckelmann» nel rapporto tra erudizione storia all'interno del percorso con cui Pietro Verri si misura col problema di come comunicare la «verità», problema al quale proprio negli anni della traduzione italiana pensa di dare soluzione con un'opera storica cone la «Storia di Milano».

Erudizione, storia, narrazione: un nodo anche milanese, tra Winckelmann e Pietro Verri

Giorgio Panizza
2019-01-01

Abstract

Se l'edizione milanese della «Storia delle arti del disegno» del 1779 è accolta da Pietro Verri in modo critico, è probabile un interesse dell'opera già all'altezza dell'Accademia dei Pugni, proprio in quanto manifestazione di uno studio erudito «giudizioso». È dunque possibile analizzare la presenza di una «funzione Winckelmann» nel rapporto tra erudizione storia all'interno del percorso con cui Pietro Verri si misura col problema di come comunicare la «verità», problema al quale proprio negli anni della traduzione italiana pensa di dare soluzione con un'opera storica cone la «Storia di Milano».
2019
978-88-7575-329-0
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/1389594
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